venerdì 12 febbraio 2010

Salute. Sequestrati dai Nas 90 tonnellate di Latte e formaggi irregolari


Alcune recenti operazioni di servizio dei Carabinieri dei NAS di tutta Italia pongono l'accento sull'esigenza di mantenere alta la guardia nel comparto della sicurezza alimentare, al fine di tutelare il consumatore da frodi commerciali e da pericoli per la propria salute.

Oltre 12.000 litri di latte vaccino crudo, destinato ad alcuni caseifici della zona, sono stati invece sequestrati dai Carabinieri del NAS di Potenza in un centro di raccolta latte della provincia di Matera, il cui titolare continuava a gestire il deposito nonostante già da diversi anni il competente ufficio regionale gli avesse revocato il riconoscimento comunitario. Tale provvedimento di revoca è stato conseguente ad una richiesta dello stesso titolare, evidentemente avanzata al fine di sottrarsi ai controlli normalmente previsti per coloro che svolgono attività connesse con la produzione di alimenti di origine animale. I militari hanno posto i sigilli anche all'intera struttura, il cui valore ammonta a 150.000,00 Euro.

Sono 630 invece le forme di formaggio (per un peso totale di oltre 1 tonnellata), detenute in pessimo stato di conservazione, sequestrate dai militari del NAS di Lecce in un caseificio di quella provincia; il prodotto caseario era stoccato su tavole in legno grezzo, all'interno di 2 locali non autorizzati, non intonacati, assolutamente inidonei alla conservazione di alimenti, vista anche la presenza di escrementi di roditore diffusa nell'ambiente e sulle forme, e per questo immediatamente chiusi dalla competente Autorità Sanitaria.

Particolarmente grave la situazione emersa a seguito dell'ispezione eseguita in un caseificio della provincia di Bari dai Carabinieri del NAS del capoluogo pugliese, che nei giorni scorsi hanno scoperto una struttura, precaria ed in pessime condizioni igieniche, con una copertura in lamiera che non impediva lo sgocciolio dell'acqua piovana, nel cui interno venivano stoccati formaggi resi dalla vendita, oltre a semilavorati per la produzione di formaggi; altre materie prime (panna, cagliata, etc.) erano depositate, a temperatura ambiente (pertanto superiore a quella consentita), all'interno di un semirimorchio ubicato nel piazzale dell'azienda. Nei locali del caseificio è stata inoltre scoperta una confezione contenente una sostanza anonima, che alle analisi è risultata essere "perossido di benzoile", un prodotto la cui detenzione è assolutamente vietata nelle produzioni alimentari in quanto, utilizzato in cosmesi come sbiancante per denti e per il trattamento dell'acne, potrebbe essere impiegato per sofisticare il formaggio, rendendolo di un colore particolarmente chiaro ed "allettante" per il consumatore Denunciato il titolare del caseificio e sequestrati 5 tonnellate di prodotti caseari, per un valore di 100.000,00 Euro, nonché 13 kg dell'additivo illecito, per il quale sono in corso ulteriori accertamenti.

Proprio sul settore "latte e prodotti caseari" si è incentrata nell'ultimo mese l'attenzione dei NAS, che, nei confronti di caseifici e strutture di produzione e vendita , hanno effettuato 798 controlli, rilevando 208 attività condotte in modo non conforme alla normativa. Sono 256 le persone segnalate alle competenti Autorità Giudiziarie, Sanitarie ed Amministrative, e 25 le strutture chiuse o sequestrate dai Carabinieri dei NAS, che hanno posto sotto vincolo anche latte e prodotti caseari per circa 90 tonnellate ed un valore di oltre 700.000 Euro.

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