venerdì 16 aprile 2010

MSF. Emergenza malaria nel nord del Burundi


Dall’inizio dell’anno, il Burundi sta combattendo contro un considerevole aumento di casi di malaria. Le equipe di MSF stanno collaborando con le autorità del Paese per combattere il dilagare della malattia fornendo cure mediche ai pazienti e distribuendo delle zanzariere per prevenire nuove infezioni

La malaria si diffonde con la puntura di una particolare specie di zanzare che, dalla fine del 2009, sta infestando il nord del Burundi. I casi di malaria si sono verificati nelle province di Kayanza, Ngozi e Karusi dove le autorità locali hannochiesto a MSF di aiutarle a fronteggiare questa emergenza.

Le equipe di MSF, quindi, sono state chiamate a raccolta nelle province di Kayanza e Ngozi per mettere in atto tre possibili strategie. Le differenti attività includono il supporto agli ospedali locali, il controllo e il trattamento dei pazienti nei vari villaggi con le cliniche mobili e la distribuzione di zanzariere per evitare nuove infezioni. Un’altra equipe di MSF sta valutando la situazione nella provincia di Karusi.

Cliniche mobili

Ciascuna delle 16 cliniche mobili fornisce cure mediche nei villaggi sulle colline tre volte a settimana. I pazienti che hanno la febbre (o quelli che dicono di averla avuta) vengono visitati gratuitamente e ricevono qualunque tipo di terapia di cui abbiano bisogno. I casi più seri vengono riferiti all’ospedale provinciale. Le cliniche mobili hanno già visitato oltre 32.000 persone di cui più del 70% ha avuto la malaria.

Le cliniche mobili ricoprono un ruolo chiave nel raggiungere le persone sparse lungo le colline che difficilmente potrebbero essere curate. Lepeta ha 65 anni e vive sulla collina di Rukago. Da Natale, aveva già avuto tre volte la malaria e di nuovo la febbre da circa 10 giorni. Poiché non poteva permettersi alcuna cura, stava semplicemente a casa. Finalmente suo figlio l’ha portata con la bicicletta presso una clinica mobile di MSF da cui il personale l’ha immediatamente riferita all’ospedale di Kayanza. È risultato che Lepeta soffriva di una forma acuta di malaria. Durante il suo trasferimento in ospedale, Lepeta è entrata in coma. Ora è fuori pericolo e sta recuperando in modo soddisfacente.

Rifornire gli ospedali

Attualmente MSF supporta gli ospedali delle province di Ngozi e Kayanza per garantire ai pazienti un trattamento adeguato e gratuito. In queste due strutture i reparti di medicina interna, pediatria e pronto soccorso sono stati completamente riforniti con donazioni di medicine e altro materiale medico. Per evitare il sovraffollamento delle corsie, MSF ha aperto dei reparti specializzati in alcune tende atte a curare i casi più gravi di malaria. MSF ha inoltre formato lo staff medico in modo da rafforzare le equipe ospedaliere.

Distribuire le zanzariere

Le zanzare responsabili della diffusione della malaria sono attive soprattutto la notte. Dormire sotto una zanzariera dunque offre una preziosa protezione contro la malattia. MSF ha già distribuito 36.000 zanzariere e sta conducendo campagne di sensibilizzazione tra la gente su come usare le zanzariere in modo corretto, garantendo così una protezione reale.

La malaria è una malattia endemica in Burundi, dove si registrano casi anche se non ci sono epidemie in corso. Le zanzare trasmettono il parassita-vettore attraverso la loro puntura, provocando attacchi di febbre e brividi nella persona infettata. In base alle stime, ogni anno questa malattia uccide più di un milione di persone al mondo e causa il 20% dei decessi di bambini con meno di 5 anni in Africa.

Fonte:MSF

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