martedì 13 aprile 2010

Zambia: la risposta di MSF alla peggiore epidemia di colera degli ultimi 10 anni


A Lusaka, capitale dello Zambia, Medici Senza Frontiere sta facendo fronte alla più grande epidemia di colera scoppiata nel paese negli ultimi anni. Nelle ultime 5 settimane, il numero di persone colpite dal colera è aumentato drasticamente fino a superare i 4.500 casi, mentre 120 persone hanno perso la vita

Nonostante la speranza che l’epidemia abbia raggiunto il suo picco massimo la scorsa settimana e che dunque il numero dei casi di colera diminuisca progressivamente, le forti piogge continuano a causare alluvioni che potrebbero peggiorare la situazione nelle prossime settimane.

L’equipe di MSF lavora notte e giorno per soccorrere le persone colpite dal colera e cercare di contenere il diffondersi dell’epidemia. MSF ha allestito tre centri per il trattamento del colera nelle zone di Matero, Chawama e Kanyama, con una capacità di 567 letti e sta inoltre supportando 17 unità per il trattamento del colera. Dal 4 marzo, lo staff di MSF in collaborazione con il Ministero della Salute ha curato 4020 pazienti nei tre centri allestiti. “La scorsa settimana abbiamo raggiunto il picco dell’epidemia con un totale di 1054 casi accertati. Si tratta del più alto numero registrato negli ultimi 10 anni”, dichiara Luke Arend, Capo Missione di MSF in Zambia.

Oltre a fornire ai pazienti cure dirette per il colera, MSF sta anche lavorando per evitare che l’epidemia si propaghi ulteriormente nelle aree più colpite della città. Le equipe di MSF stanno distribuendo circa 500.000 litri di acqua purificata al giorno nei quartieri di Lusaka, mentre un altro team di 50 operatori sta lavorando quotidianamente per disinfettare le case dei pazienti affetti da colera, fornire il cloro per purificare l’acqua e insegnare alla popolazione come evitare il contagio. MSF sta anche supportando un team di drenaggio per rimuovere l’acqua accumulatasi a causa delle alluvioni nelle aree più colpite. Più di 100 volontari, con il supporto di psicologi, stanno svolgendo varie attività nelle comunità con l’obiettivo di informare la popolazione sulle pratiche da adottare per fermare la diffusione dell’epidemia. MSF ha anche prodotto uno spot televisivo sulla prevenzione del colera che viene diffuso dal canale televisivo nazionale.

Il colera è endemico in Zambia. Negli scorsi anni Lusaka è stata colpita da diverse epidemie durante la stagione delle piogge. La mancanza di sistemi di drenaggio delle acque, di accesso ad acqua pulita e le scarse condizioni igienico-sanitarie sono le principali cause della ricorrenza e violenza degli episodi di colera.

“La maggior parte della popolazione di Lusaka vive in condizioni che la rendono estremamente vulnerabile al colera a causa della mancanza di accesso a fonti di acqua sicura, drenaggio e strutture sanitarie adeguate. Ciò che è chiaro è che le autorità pubbliche devono fare molto di più nel breve periodo per aumentare la risposta alle epidemie di colera e scongiurare la perdita di così tante vite umane ogni anno. C’è poi la necessità di un impegno politico di lungo termine per investimenti infrastrutturali negli impianti di drenaggio, le strutture sanitarie e le forniture d’acqua nelle aree sub-urbane di Lusaka, cresciute senza piano regolatore, e liberare la città dalla morsa mortale del colera. Per troppo tempo questi servizi di base sono stati trascurati”, continua Luke Arend.

MSF lavora in Zambia dal 1999. Per questo intervento di emergenza, 17 persone della staff internazionale stanno lavorando a Lusaka al fianco di oltre 500 colleghi zambiani.

Fonte: MSF

Nessun commento:

Posta un commento