martedì 6 aprile 2010

UNHCR: DOCUMENTI DI IDENTITA PER 26 MILA RIFUGIATI COLOMBIANI IN EQUADOR SETTENTRIONALE


Un progetto innovativo di registrazione ha permesso a 26mila rifugiati colombiani di ottenere i documenti di identità in una remota regione dell’Equador settentrionale. Per 12 mesi i team mobili composti da funzionari del Ministero degli Affari Esteri equadoregno e dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) hanno attraversato terreni impervi nel nord dell’Equador per raggiungere i rifugiati. La registrazione è un passo vitale lungo il percorso che porta al riconoscimento formale dello status di rifugiato. Il progetto rappresenta un modello per tutta l’America Latina, dove la maggioranza dei rifugiati devono spesso recarsi nelle città per la registrazione.

Meglio conosciuto come Progetto di Registrazione Potenziata, quest’iniziativa congiunta con il governo equadoregno è stata avviata per cercare di raggiungere i rifugiati colombiani nell’Equador settentrionale. Grazie all’ausilio di team mobili per la registrazione il governo è ora in grado di prendere una decisione sulla domanda di asilo in un giorno invece che in diversi mesi. I rifugiati riconosciuti ricevono un documento ufficiale del governo che certifica il loro status. Nei casi per i quali sono necessarie ulteriori indagini viene emesso un documento provvisorio che attesta lo status di richiedente asilo. Senza questa documentazione i rifugiati e i richiedenti asilo sono privi di protezione legale e accesso ai servizi di assistenza.

Molti rifugiati vivono in queste remote aree di confine da anni e non hanno potuto accedere alle procedure per la domanda di asilo nelle aree urbane a causa della mancanza di risorse e di informazioni o per paura. Senza uno status legale la maggior parte di queste persone diventa vulnerabile e viene marginalizzata. Il possesso di documenti cambia la vita di questi rifugiati che possono muoversi liberamente in Equador e accedere a centri medici, scuole e altri servizi. Ma si tratta solo di un primo sforzo. Sono necessari ulteriori sforzi per aiutare i rifugiati ad integrarsi nelle comunità ospitanti. Questo progetto è volto a raggiungere in particolare i più vulnerabili, bambini, donne e anziani.

L’UNHCR ha sostenuto il governo equadoregno in questo complesso sforzo di protezione e logistica costato più di 2 milioni di dollari. Come risultato, UNHCR e governo hanno ora un quadro più nitido della poplazione rifugiata colombiana nell’Equador settentrionale e dei loro bisogni. Questo progetto ha visto raddoppiare il numero di rifugiati registrati in Equador che ora sono 45mila, 98% dei quali colombiani. Tuttavia, l’UNHCR stima che ci possano essere altri 100mila persone in Equador potenzialmente bisognose di protezione internazionale.
Fonte: UNHCR

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