La crisi, si sa, ha spiazzato molte famiglie. In particolare quelle che hanno chiesto soldi alle finanziarie, per acquistare, magari, l’auto, o i mobili per la casa, oppure per pagare debiti pregressi. In questo contesto, i nodi vengono al pettine proprio adesso, come rivela l’ADICO.
Nelle ultime settimane all’associazione si sono presentati una ventina di casi «disperati». «Ormai ogni giorno ci troviamo di fronte a persone perseguitate dalla finanziarie – spiega Andrea Campi, legale dell’ADICO – gente che, dopo aver pagato regolarmente le rate previste, s’è trovata in difficoltà e ha saltato alcuni pagamenti. Apriti cielo. Le varie Findomestic, Feditalia, Agos, tanto per citarne alcune, hanno messo in moto le azioni di recupero crediti e i vari interessi, spesso esagerati. Morale, chi ha chiesto un prestito si trova a dover restituire il doppio di quanto ricevuto».
La situazione, secondo Campi, è diffusissima. «Le persone che sono venute da noi – continua il legale – sono per lo più anziane e molto intimorite dalle lettere che ricevono. Le pressioni sono molte, come le minacce, spesso false, come quella di chiamare l’ufficiale giudiziario». Non solo. «Dato che le finanziarie non sono garantite come le banche, che ipotecano la casa, chiedono al debitore l’emissione di cambiali. Ogni mese arrivano lettere nuove con interessi che vanno molte volte fuori dalle regole».
Da parte sua l’associazione agisce in una doppia direzione: «Anzitutto - sottolinea il presidente dell'ADICO, Carlo Garofolini - blocchiamo le azioni di recupero credito. Poi invochiamo un piano di rientro». Carlo Garofolini, avverte i consumatori-utenti sul pericolo del credito al consumo.
«La prima regola di “buon senso” è assicurarsi che la rata sia compatibile con le proprie condizioni economiche : della serie non fate mai il passo più lungo della gamba e siate certi che la rata mensile non sottragga denaro importante al vostro bilancio familiare e ve ne lasci a sufficienza per poter vivere.
La seconda regola di buon senso è quella di accertarvi sempre prima, e bene, che il finanziamento che richiederete sarà poi effettivamente concesso : non è raro che alcuni clienti lascino un anticipo a modo di caparra che perderanno regolarmente se il finanziamento non andrà a buon fine.
La terza regola di buon senso è quello di affidarvi a una società finanziaria degna di questo nome, con le garanzie del caso e di non lasciarvi attrarre da offerte lusinghiere ma spesso proposte da società finanziare di scarsa solidità o, peggio, di scarsa serietà.
Poi ci sono le regole che vi metteranno al riparo da sorprese.
La prima è sicuramente quella di sapere che quando si parla di finaziamento a Tasso Zero questo è riferito al TAN ( Tasso Annuo Nominale ), mentre il TAEG ( Tasso Annuo Effettivo Globale ) determinato dai costi per la pratica, l’assicurazione è il tasso effettivo.
Entrambi vanno indicati chiaramente nella pratica di finanziamento, ma soprattutto controllate , prima di firmare, che siano quelli effettivi indicati nel preventivo.
La seconda regola è di stare attenti ai cosidetti “costi aggiuntivi”, spesso mascherati dall’acquisto di servizi aggiuntivi o l’obbligo di sottoscrivere polizze che non siano quelle assicurative a copertura del prestito.
La terza regola è di verificare attentamente anche le modalità di rimborso e di estinzione anticipata : spesso non basta rimborsare il capitale finanziato con una percentuale sugli interessi non maturati, ma vengono richieste penali e spese accessorie fino a non rendere più conveniente il rimborso anticipato.
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