martedì 26 luglio 2011

CARI POLITICI, DATEVI UNA RIDIMENSIONATA!

di Paola Mauri.
In relazione agli ultimi avvenimenti sul costo della politica e sull’uso di mezzi di trasporto vari di lorsignori, non si sa bene quale sia il percorso che un Cittadino deve intraprendere per conoscere le spese, volendo partecipare, in qualità di Elettore in riferimento agli sprechi, alla vita politica. Chiedere al politico, non giova perché dall’alto, alto, alto, alto, ci viene impartita l’unica lezione: non rompere, fatti più in là… Qui non è questione di politichese o di civilese, qui trattasi di arrogantese ma proprio da arroganza Doc. E si fa strada quell’epitaffio, perché di pietra tombale trattasi: “Io so’ io…e vvoi nun zete un cazzo”, che tradotto in italiano da un sonetto del Belli, poeta romanesco, sta a significare: “Io sono io e voi non siete niente”. Se comunque la politica è Polis, l’equazione non può essere appunto quell’ “Io sono IO…”, e lo sconvolgente è proprio il criterio dei pesi e delle misure mai uguali, mai uniformi, mai garantiste per tutti. Quell’ “IO” ridondante, straripante, eccessivo, eccedente, chiunque esso sia, è un grattacielo, un vertice che non vorrebbe essere raggiunto mai. Ma l’uguaglianza non è un optional. Chi ha visibilità, perché è in politica, deve spiegare, e spiegare, e spiegare, e spiegare. Se non si fosse capito chi è in politica deve abitare in una casa trasparente e se gli si chiede, deve, ma proprio deve, rispondere. Essere posizionati su un qualche “trespolo” non esonera dal rispetto per le Istituzioni e per gli altri e l’umiltà sarebbe d’obbligo; mentre impartire lezioncine appiccicaticce con parecchia ostentazione, e con contorno cavalleresco che se non te ne vai ti schiaffeggio, è veramente fuori da qualsiasi bon ton. Datevi, cari politici, una ridimensionata. E se vi si chiede di spiegare, motivare, d.o.v.e.t.e motivare e spiegare. Quindi “dicci cara nuora perché suocera intenda”, con riferimento ad un certo elicottero, come stanno le cose senza indignarti tanto. Voi, “cari, cari” politici, non potete rendere “dritto lo storto e storto il dritto”, sempre rifacendomi al Belli. Gli utenti della politica, perché tali sono i Cittadini, hanno voce in capitolo, e Voi dovete rispondere sempre, e pure con garbo! Dunque, se c’era una volta un Re che dal palazzo mandava fuori editti come quello di cui sopra, è tempo di rinnovarsi…



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