lunedì 25 luglio 2011

MANOVRA: CGIA, 7 ITALIANI SU 10 NON LA GRADISCONO

Il sondaggio è stato realizzato da Panel Data per conto della CGIA su un campione di 800 italiani distribuiti su tutto il territorio nazionale. Più forte il malcontento al Nord che nel resto del Paese.

7 italiani su 10 non gradiscono la manovra correttiva. In termini percentuali, il 73% degli intervistati da Panel Data, per conto della CGIA di Mestre, non apprezza le misure contenute nella Finanziaria. Se nel Centro Italia la “disapprovazione” ha raggiunto il 71,5%, al Sud si è attestata al 73,1% e al Nord ha toccato la punta massima del 74,8%. Come era facilmente ipotizzabile, sono i ticket la misura più “sgradita” agli italiani. Infatti, coloro che non apprezzano questo intervento sono il 26,3%: seguono le minori detrazioni fiscali per le famiglie con il 25,7%, le accise sulla benzina con il 19,4%, e l’innalzamento dell’età pensionabile con il 18,)%.

Anche su chi graverà maggiormente il peso della manovra, il campione intervistato non ha dubbi: il 65,3% ha risposto le famiglie, il 18,1% le imprese e il 16,6% gli Enti Locali.

Se le famiglie saranno le più colpite, l’effetto conseguente sarà, per il 44,4% del campione, una contrazione dei consumi, per il 32% peggiorerà la situazione economica e per il 23,6% la manovra consentirà di ridurre il debito.

Infine, concludono dalla CGIA, al campione intervistato è stato chiesto di pronunciarsi sul livello di fiducia nella politica italiana: solo il 18,8% ne ha ancora, mentre l’81,2% non ne ha proprio più.

I risultati di questo sondaggiodichiara Giuseppe Bortolussi segretario della CGIA di Mestremettono in luce in maniera disarmante che la nuova manovra finanziaria penalizzerà principalmente le famiglie. Obbiettivamente gli italiani hanno ragione e la cosa rischia ancor più di aggravarsi visto che ai ticket e alla riduzione delle detrazioni si dovranno aggiungere anche gli effetti dei tagli di 6,4 mld alle Regioni ed agli Enti locali. Tagli che si tradurranno, molto probabilmente, in un ulteriore inasprimento della tassazione locale.”

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