La vicenda di Gianfranco Pellizzon, disabile al 90%, è iniziata nella primavera 2010 con la revoca del permesso di transito da parte dell’Ulss 12. Ha accumulato sanzioni per 2.000 euro.
Una battaglia è stata vinta, ma resta la seconda da combattere. E Adico Associazione Difesa Consumatori è al fianco del socio per portarla a compimento. La vicenda è quella di Gianfranco Pellizzon, che dal 2010 lotta contro Ulss 12 e Comune di Venezia per il riconoscimento della sua invalidità e del diritto a circolare liberamente per le strade di Mestre e dintorni per motivi di salute. Nel 2010 infatti l’Ulss 12 gli ha revocato il permesso di transito libero nelle Ztl, nonostante la conferma della disabilità al 90% e un disagio con cui dovrà convivere per tutta la vita. E dopo una lotta durata oltre un anno, grazie all’appoggio di Adico e all’interessamento di alcuni consiglieri comunali di Ca’ Farsetti, lo scorso 19 dicembre la Direzione Mobilità e Trasporti ha emanato un’ordinanza che consente ai soggetti stomizzati la sosta gratuita sugli stalli di sosta a pagamento, il transito sulle corsie riservate, il transito in deroga in occasione di blocchi o limitazione alla circolazione e soprattutto quello all’interno delle Ztl sul territorio del Comune di Venezia.
Ma c’è ancora una questione da chiudere, nella quale è coinvolto in prima persona l’ufficio legale dell’Associazione: da maggio 2010 a oggi infatti il signor Pellizzon ha accumulato multe per transito non autorizzato nelle Ztl per quasi 2.000 euro. Adico ora impugnerà la cartella esattoriale che sta per arrivare all’associato, puntando all’annullamento proprio in ragione dell’ordinanza emessa da Ca’ Farsetti che di fatto dà ragione al disabile, colmando un vuoto provocato dalla decisione dei medici dell’Ulss 12.
La vicenda è iniziata nel 2006, quando Pellizzon è stato operato per un tumore all’intestino: da quel momento il cittadino mestrino è costretto – e lo sarà per sempre – a convivere con un sacchetto che fa le veci del tratto intestinale asportato, e che deve svuotare più volte al giorno. Di conseguenza, quando circola in auto, gli capita spesso di doversi fermare all’improvviso per eseguire quest’operazione, magari nella toilette di un bar. E non può certo cercarne uno che sia all’esterno dei varchi elettronici del centro città. Per questo per 4 anni ha avuto un pass dato dall’Ulss 12 che gli riconosceva il diritto di passare con la propria auto anche nelle Ztl. I problemi sono iniziati a maggio 2010, al termine della chemioterapia: «Nonostante il mio handicap sia stato certificato anche dal Tribunale, per il medico che mi ha visitato allora all’Ospedale all’Angelo io sono guarito perché sono perfettamente in grado di camminare – ricorda Pellizzon – addirittura il medico, una dottoressa, ha cercato di convincermi che dovrei essere felice di non avere più bisogno del cartellino disabili, che sostanzialmente sono guarito e che quel pass sarebbe stato più utile a un malato ancora sotto chemio o radioterapia. Mi hanno asportato lo sfintere e 50 centimetri di intestito, dovrò convivere tutta la vita con il sacchetto della stomia e una dottoressa mi dice che sono guarito? È un vero scandalo».
Pellizzon quindi non sé arreso e, grazie anche all’appoggio dell’associazione Aveis – Associazione veneziana incontinenti e atomizzati volontari e alla mediazione di alcuni consiglieri comunali, ha ottenuto diversi incontro con la direzione Mobilità di Ca’ Farsetti, che hanno portato prima a una deliberazione della giunta comunale del 17 novembre 2011, che ha approvato la proposta di delibera per il rilascio di agevolazioni alla circolazione all’interno del territorio del Comune di Venezia per i soggetti stomizzati definitivi, e il 19 dicembre scorso è stata emanata l’ordinanza 797 che riconosce per questa categoria di persone “la necessità di effettuare interventi di medicazione, anche autonoma, immediati, anche all’interno dei veicoli” e di “poter usufruire in tempi brevi di stalli di sosta o di poter raggiungere in tempi brevi i luoghi più idonei a effettuare tali interventi medicali”.
Ma il socio stomizzato, pur soddisfatto dell’aiuto che il Comune si è reso disponibile a dare, vuole il riconoscimento ufficiale della sua condizione anche da parte dell’Ulss 12: «Sono state fatte delle interrogazioni da parte di consiglieri comunali e ora attendiamo la risposta, e in concreto il cartellino che attesti la disabilità mia e di chi si trova nelle mie stesse condizioni» conclude Pellizzon.
Adico Associazione Difesa Consumatori ha iniziato ad assistere il consumatore mestrino già nel 2010, a partire dalla questione delle multe. «Accogliamo con estrema soddisfazione la notizia di questa decisione del Comune, che di fatto accoglie tutte le motivazioni nostre, del cittadino e delle altre persone affette dalla stessa malattia – commenta il presidente di Adico Carlo Garofolini – ciò che è accaduto per la decisione di un medico dell’Ulss 12 infatti è una vera vergogna, in questa città i permessi Ztl non si sono mai lesinati a nessuno, basta vedere cosa accade nei giorni di stop al traffico con centinaia di vetture autorizzate a circolare per i più svariati motivi. Quindi onore a Ca’ Farsetti che si è messa una mano sulla coscienza, ma ora si deve fare un passo in più in nome della coerenza – conclude Garofolini – ci sono tutte le condizioni perché al signor Pellizzon e a chi ha il suo stesso problema vengano annullate le multe prese nei mesi in cui ha vissuto e circolato senza il permesso che invece gli spettava. Basti pensare che la deroga a circolare senza cintura di sicurezza non è mai stata tolta, fatto che avvalora la tesi della sua permanente disabilità».
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