venerdì 21 gennaio 2011

SOLE 24 ORE: ADUSBEF CHIEDE A PRESIDENTE CONSOB VEGAS, DI FORNIRE DOVEROSI CHIARIMENTI A MERCATO ED AZIONISTI SU GESTIONE DEL GRUPPO.

Dopo almeno 5 anni di diffidenza e di muro contro muro,Adusbef torna a dialogare con la Consob, chiedendo di fornire informazioni al mercato sulla gestione del Gruppo Il Sole 24 Ore, oggetto di fortissime criticità.

In una lettera inviata al presidente Giuseppe Vegas, Adusbef ha chiesto di fornire dati indispensabili al mercato in merito alla valutazione del titolo Il Sole 24 Ore,quotato in Borsa il 6 dicembre 2007,che ha subito una forte perdita del suo valore originario,probabilmente gonfiato da Mediobanca,al prezzo di 5,75 euro.

Nei giorni scorsiscrive Adusbef nella lettera- il Comitato di Redazione de Il Sole 24 Ore, società quotata in borsa nel dicembre 2007 che in poco tempo ha perso quasi l’80 % del suo valore, ha pro¬clamato tre giorni di sciopero (il primo dei quali svolto il 13 gennaio scorso) per protesta contro l’assunzione di due collaboratori (Marco Ferrante e Francesco Sisci) da parte del diretto¬re Gianni Riotta, nonostante lo stato di crisi e le difficoltà del quotidiano che nell’ultimo anno e mezzo ha per¬so (ufficialmente) 47mila copie e il 27% di abbonati, mentre i primi 9 mesi del 2010 si sono chiusi con 24 milioni di rosso. In realtà lo sciopero diventa un se¬gnale forte della sfiducia della reda¬zione verso il direttore che, somman¬dosi al niet della Marcegaglia sul ta¬bloid (progetto fortemente voluto da Riotta), crea una situazione esplosi¬va.

Il Sole 24 Ore,dopo le necessarie autorizzazioni,venne quotato in borsa il 6 dicembre 2007, ad un valore (gonfiato) di 5,75 euro,inducendo 27.000 piccoli azionisti ad acquistare il titolo rastrellando dal mercato 210 milioni di euro. Il primo giorno di quotazioni, il Sole 24 Ore arrivò a perdere l’8%, con scambi di 8 milioni di pezzi pari al 23% dei titoli in circolazione,il secondo giorno, il titolo chiuse in negativo a 5,47 euro (-2,32%) e dopo 2 giorni la perdita fu di quasi il 5%, con una continua ed inarrestabile erosione del valore del titolo, che ha toccato il minimo storico nella prima settimana di dicembre 2010,attestandosi a a 1,154 euro e con una debacle di circa l’80% in meno dalla sua prima quotazione (oggi il titolo ha chiuso ad 1,323 euro) .

A circa 42 mesi dalla sua quotazione, forse anche a causa di una mala-gestio, come risulta anche dalle consulenze e collaborazioni che nel 2009 avrebbero raggiunto i 30 milioni di euro, senza che dai documenti contabili sia possibile risalire al dettaglio di tali voci, come non risulti sia stata esposta la totalità degli emolumenti corrisposti per cariche sociali in tutte le società controllate, la società sembra abbia bruciato ben 203 milioni di euro, avviandosi verso il declino,mentre la gestione del direttore Gianni Riotta, assurto alla direzione il 30 marzo 2009 dopo essersi dimesso dal TG1 per fare spazio ad Augusto Minzolini, sembra abbia registrato una consistente flessione delle quote di mercato nel 2009, pari all’11,7 % con circa 296.000 copie ufficiali, che si attesterebbero a molto meno senza quelle distribuite a titolo gratuito e promozionali.

Il 14 aprile 2010, Nicola Borzi,rappresentante del Comitato di redazione,ha motivato il voto contrario al bilancio 2009, svolgendo un articolato e condivisibile intervento (che si allega) all’assemblea degli azionisti de Il Sole 24 Ore.

Per queste ragioni,signor presidente,Le chiediamo di far comunicare al mercato quali siano state le copie realmente vendute,quindi pagate ed iscritte a bilancio nel 2010 come ricavi, del quotidiano Il Sole 24 Ore, e se risponda al vero che la recente gestione della dott.ssa Treu-Riotta abbia coinciso con una ulteriore consistente perdita delle copie vendute,in un disastroso trend decrescente che potrebbe mettere a rischio il mantenimento della forza lavoro e la stessa continuità aziendale.

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