giovedì 10 novembre 2011

MONTI SENATORE A VITA. BAH…

Non ho nulla da eccepire sul curriculum di tutto rispetto di Mario Monti, presidente della Bocconi ed ex-commissario europeo alla concorrenza. Sicuramente Napolitano avrà ben ponderato la sua scelta, il punto è che il primo atto del dopo-Berlusconi non può essere la nomina di un signore che ancora qualche mese fa prescriveva cure neo-liberiste fondate sull’infallibilità dei mercati. E quando diceva questo, aggiungeva che “Berlusconi va ringraziato, perché nel ’94 ci ha salvato dalla Sinistra di Occhetto aprendo alla rivoluzione liberale.“

Questo lo diceva ad Otto e Mezzo, registrazioni del programma alla mano. Se il centrosinistra appoggia un governo tecnico guidato da Monti, come auspica il Capo dello Stato, si impicca da solo e riporterà alla ribalta il berlusconismo. E state tranquilli: la Terza Repubblica finirà per iniziare con l’ennesimo uomo della Provvidenza, elogiato ed acclamato da tutti i potenti e i prepotenti di questo Paese. Poi, fatti i suoi e gli affari degli altri, verrà liquidato con un bel calcione come l’attuale super-uomo.

Non c’è proprio nulla da festeggiare. Nemmeno per la nomina di Mario Monti senatore a vita. Quella, semmai, è la contro-prova che il capitalismo farà per l’Italia quello che sta facendo per la Grecia (e ci terrei a ricordare che se non fosse stato per la Deutsche Bank, il nostro Paese sarebbe stato solidissimo e lontano dalla speculazione). Berlinguer nel 1973 proponeva il Compromesso Storico perché aveva paura di fare la fine di Allende in Cile; e in effetti gli USA pensavano di esportare una dittatura dei colonnelli sul modello greco anche in Italia. Non ci riuscirono allora perché il PCI era il più grande Partito Comunista d’Occidente e la sua eliminazione fisica avrebbe scatenato la Terza Guerra Mondiale.

Oggi non c’è alcun partito di opposizione e nessuna alternativa. Ci rimane Monti, completamente organico al regime precedente. Buona Terza Repubblica anche a voi.

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