È gravissimo, in una situazione come quella che il Paese attraversa, un tasso di inflazione al +3,3%.
“Vuol dire, evidentemente, che le volontà speculative prevalgono sulle sane logiche di mercato.” – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef.
Un andamento estremamente preoccupante, che rileviamo purtroppo da tempo.
Non vi è altra spiegazione, infatti, per una simile crescita dei prezzi, nonostante il disastroso andamento dei consumi, in netto calo persino nel settore alimentare (-4%) e in occasione delle festività natalizie (-7%).
A crescere in misura notevole sono soprattutto i prezzi del cosiddetto “carrello della spesa”, anche sulla spinta dei costi record dei carburanti, il cui rincaro è stato “aiutato” da ripetuti aumenti delle accise, nonché dall’aumento dell’IVA al 21%.
Tutto ciò determina effetti disastrosi sul potere di acquisto delle famiglie che, nel 2011, secondo le prime stime dell’O.N.F., subiranno una stangata di oltre 1.668 Euro solo per l’aumento di prezzi e tariffe.
Ma ad incidere negativamente sul potere di acquisto delle famiglie non vi è solo l’aumento dei prezzi, contribuiranno anche le ricadute delle manovre economiche che, secondo le stime dell’O.N.F., a regime, saranno di 1.129 Euro per la Manovra del Governo Monti, a cui si aggiungono 2.031 Euro per le manovre del precedente Governo.
Le ricadute di tali operazioni saranno disastrose, sia sul versante dei consumi che su quello della produzione.
Si rende quanto mai necessario un intervento serio e determinato del Governo per eliminare ogni ombra di speculazione.
Il Governo ha già perso l’occasione di ristabilire un minimo di equità e di puntare sullo sviluppo facendo dietrofront sul versante delle liberalizzazioni. Ora, almeno, intervenga per arginare in parte la drammatica perdita del potere di acquisto delle famiglie, avviando le dovute verifiche sui prezzi e disponendo, se necessario, un vero e proprio blocco di prezzi e tariffe.
Fonte: www.federconsumatori.it
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