Gianfranco Comanducci |
Non solo Minzolini: nei ruoli chiave della tv pubblica, gli uomini del Cavaliere imperversano ancora. Esemplare il caso del vice direttore generale, che ha visto molti suoi parenti far carriera nell'azienda pubblica con varie qualifiche. Il numero due di viale Mazzini, su ordine di Berlusconi, fece firmare al dg una lettera che rendeva inamovibili i giornalisti fedeli all'ex premier.
Non solo Minzo. Alla vigilia della soluzione del “caso Tg1“, in Rai si fanno nuovamente i conti di quanto i costi della politica abbiano gravato, negli anni, sui bilanci dell’azienda. Minzolini – è noto – resterà in Rai nonostante il “licenziamento” dalla poltrona più alta del Tg1 perché è stato assunto con la qualifica di caporedattore con funzioni di direttore, dunque non può essere allontanato dall’azienda come lo sarebbe stato se avesse avuto, invece, il contratto da direttore e basta. La Rai, quindi, si terrà Minzolini fino alla pensione, a 550 mila euro l’anno più benefit.
Nessun commento:
Posta un commento