Crescite boom delle tariffe amministrate dai Comuni nel periodo 2000-2011 con un incremento ben oltre il doppio dell’inflazione (+27%.)
Le tariffe dei servizi pubblici, ad esclusione di quelle legate alla telefonia, hanno subito degli aumenti boom. Se in poco più di un decennio il costo della vita è aumentato del +27,1%, la tariffa dell’acqua potabile, ad esempio, è cresciuta del 70,2%, quella della raccolta rifiuti del 61%, mentre i biglietti dei trasporti ferroviari sono aumentati del + 53,2%. Di seguito troviamo i pedaggi autostradali, con un incremento del + 49,1%, il gas, con una crescita del +43,3% ed i trasporti urbani, con una variazione del +39,5%. Nella parte bassa di questa speciale graduatoria troviamo i servizi postali (+30,4%), l’energia elettrica (+26,2%) ed i servizi telefonici (-11%). Quest’ultima, è l’unica voce tariffaria che nel periodo preso in esame ha registrato una contrazione negativa.
E’ questo il risultato emerso da un’analisi effettuata dell’Ufficio studi della CGIA di Mestre, che ha analizzato l’andamento dei prezzi delle tariffe dei servizi pubblici, avvenuto tra il 2000 ed i primi 10 mesi del 2011.
“Come emerge dalla nostra analisi, le tariffe amministrate dai Comuni – commenta Giuseppe Bortolussi segretario della CGIA di Mestre – sono quelle che hanno subito le impennate più consistenti. Purtroppo, a fronte degli aumenti delle bollette dell’acqua o dell’asporto rifiuti, non è seguito un corrispondente aumento della qualità del servizio offerto ai cittadini. Anzi, in molte parti del Paese è addirittura peggiorato. In pratica, il ritocco all’insù delle tariffe è servito agli Enti locali per far cassa, compensando, solo in parte, il taglio dei trasferimenti imposti in questi ultimi anni dallo Stato centrale”.
L’analisi della CGIA è proseguita facendo un approfondimento sul periodo 2000-2008 (arco temporale pre-crisi) e quello 2008-2011 (periodo di crisi economica).
Ebbene, nel periodo pre-crisi, a fronte di una crescita dell’inflazione del +21,1%, gli aumenti più consistenti sono avvenuti nei servizi di raccolta dei rifiuti (+42%), nelle tariffe del gas (+38,7%) ed in quelle dell’energia elettrica (+36%).
Nel quadriennio di crisi 2008-2011, invece, le impennate più decise le hanno subite le bollette dell’acqua (+25,5%), i biglietti dei trasporti ferroviari (+23,6%) ed i pedaggi autostradali (+16,6%). Sempre in questo periodo, invece, l’inflazione è aumentata “solo” del +4,9%.
Fonte: www.cgiamestre.com
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