Benito Mussolini |
Nulla è mai veramente nuovo, sia in economia che in politica. Così, il nuovo Duce d’Italia Mario Monti sta ripercorrendo le orme di un uomo che probabilmente venera come uno dei suoi santi eroi. Quasi 90 anni fa, il primo Duce, Benito Mussolini, insediava un certoAlberto De Stefani, uno statistico piuttosto incolore e acerbo, a dare una sistemazione all’economia italiana.
Oggi diremmo che De Stefani, come Mario Monti, era un “uomo di Friedman”. Vale a dire uno dei discepoli della scuola di economia di Chicago, distruttrice di nazioni, da associare al suo progenitore, l’azzannatore dai denti di squalo, il defunto Milton Friedman.La “Scuola di Chicago” è un buco nero di capitalismo sfrenato, esplorato fino ai limiti estremi, che sta inghiottendo intere nazioni, e nel contempo alimenta le forze del neofascismo.
Non vi è alcuna traccia di una dimostrazione di una sola buona riuscita del friedmanismo, a meno che non si metta in conto, come una sorta di successo in un lugubre rovesciamento di senso, l’assassinio di Salvador Allende, Primo ministro del Cile, eletto democraticamente dai Cileni, e la distruzione sia dell’economia che della democrazia in Cile negli anni ’70.
Il programma di austerità del Duce Monti, che ha appena ricevuto applausi frenetici da parte di politici italiani di recente messi all’angolo, tornando agli anni ’20 è la copia esatta del piano miracoloso di Alberto De Stefani, come se il “caro estinto” fosse uscito dal sepolcro recando con sé le “tavole” originali.
Riduzione delle tasse (per le grandi imprese, non per i normali cittadini), liberalizzazione del mercato del lavoro (paghe più basse per più ore di lavoro), messa da parte di tutte le forme di regolamentazione della finanza pubblica, dei commerci e degli affari.
Privatizzazioni, che significa redistribuzione dei beni pubblici tra i pochi concorrenti del momento, a prezzi abbattuti? Ci puoi scommettere!
Tagli all’istruzione pubblica gratuita, alle prestazioni di assistenza medica e sociale? Ecco, pronti!
Possiamo immaginare che il vecchio Milton e il suo discepolo, guardando in basso dalle loro poltrone celesti, in convulsa agitazione, stiano urlando come tifosi: Bellissimo, bellissimo! Avanti! Leggi tutto...
Nessun commento:
Posta un commento