lunedì 10 gennaio 2011

BORGHEZIO: «ABRUZZO E SUD UN PESO MORTO PER L’ITALIA»

                                                       di Andrea Paparella
Mario Borghezio non si smentisce mai. L'europarlamentare della Lega Nord, noto per le sue sparate e per le sue posizioni estremiste, questa volta pare davvero aver esagerato.
Intervenuto nel programma KlausCondicio, in onda su YouTube, il politico torinese ha sparato a zero addirittura sulla gente abruzzese vittima del terremoto: «Questa parte del Paese non cambia mai, l'Abruzzo è un peso morto per noi come tutto il Sud». 

Parole vergognose, soprattutto perché rivolte a un popolo che sta faticosamente cercando di riprendersi dall'immane tragedia che l'ha colpito. Una mancanza di rispetto gratuita che non si può giustificare, soprattutto pensando che a parlare è un parlamentate europeo ed esponente di un partito di governo.

Non fosse bastato il suo incipit, Borghezio prosegue attaccando direttamente gli abruzzesi, accusati di essere remissivi e lamentosi: «C'è bisogno di uno scatto di dignità degli abruzzesi, questo è sano realismo padano. – Ha fatto notare – Il comportamento di molte parti delle zone terremotate dell'Abruzzo è stato singolare, abbiamo assistito per mesi a lamentele e sceneggiate».

Infine, il poco opportuno paragone con il terremoto dell'Irpinia: «Complessivamente è stata una riedizione dell'Irpinia: prevale sempre l'attesa degli aiuti, non ci sono iniziative autonome di riprese. Si attende sempre che arrivi qualcosa dall'alto – ha sentenziato Borghezio, - nonostante dall'alto arrivi molto».

Secondo il leghista, gli abruzzesi dovrebbero quindi prendere esempio dai Veneti, che dopo l'alluvione si sono dati da fare, pur ricevendo molto meno supporto economico dal governo.

Affermazioni che non hanno bisogno di commenti e che hanno generato reazioni di sdegno da più parti. Tra i primi a replicare, il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi: «Borghezio è male informato. Noi siamo l'unica regione in Italia ad aver ridotto il deficit del 12% - ha fatto notare, - l'Abruzzo non è un peso morto ma una regione da prendere come esempio». In merito alla questione terremoto, Chiodi respinge le accuse di Borghezio: «C'è stata una reazione energica. Non siamo lamentosi – ha concluso rivolgendosi direttamente all'esponente leghista, - venga lui di persona qui a rendersi conto di quanto è accaduto».

Nel primo pomeriggio è arrivata la maldestra rettifica da parte dello stesso Borghezio, che afferma di essere stato in qualche modo frainteso: «Non mi sognerei mai di dire che l'Abruzzo e i terremotati abruzzesi sono un peso morto per l'Italia». Precisando il suo pensiero, l'europarlamentare ha spiegato la ragione del suo disappunto:«Si tratta dell'ennesima conferma dell'atteggiamento che le amministrazioni, più ancora che le popolazioni, del meridione, mettono in campo di fronte ai problemi: eterne aspettattive nei confronti dello Stato centrale, anziché rimboccarsi le maniche, come dimostrato dai veneti di recente».

Una correzione del tiro che, da un certo punto di vista, rincara se possibile le affermazioni precedenti. Ad essere lamentosi, sembra speficare Borghezio, sono tutti i popoli del Sud ogni volta che affrontano dei problemi. E, ancor di più, lo sono i loro amministratori locali.

Più che domandarsi il motivo di certe dichiarazioni da parte di Borghezio, quelle che ci si dovrebbe chiedere è come sia possibile che un politico.

Di fronte a simili affermazioni, non ha forse senso porsi molte domande sulle dichiarazioni in sé. Più utile, probabilmente, chiedersi come sia possibile che un politico capace di simili insulti contro i suoi connazionali, possa rappresentare il nostro Paese al Parlamento europeo.





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