domenica 9 gennaio 2011

FAMIGLIE, ADUSBEF: PIU’ DEBITI E MENO RISPARMI ! L’INTERMINABILE CRISI, COMPROMETTE IL FUTURO.

DAL 2005 AL 2009 DEBITO CRESCIUTO DI 5.233 EURO AD ABITANTE,DI BEN 14.272 EURO A FAMIGLIA !

Dopo una crescita continua e costante dal 1995, è iniziata anche in Italia con l’onda lunga della crisi dei sub-prime (7 luglio 2007) e la creazione del denaro dal nulla da parte dei bankster per finanziare stock option e laute prebende, la contrazione della ricchezza delle famiglie: non crescono più le attività reali, anche per via del ristagno del valore delle abitazioni,mentre aumentano al contrario, le passività finanziarie.

Il risparmio delle famiglie

Nonostante le difficoltà degli ultimi quattro anni, il risparmio delle famiglie italiane resta sempre alto,come dimostra la tabella 4,che fornisce il livello di risparmio dal 2002 al 2009. In otto anni l’importo risparmiato si è praticamente dimezzato (- 47,7 %),passando da 95 miliardi euro del 2002,a 49,670 miliardi di euro nel 2009,con una perdita secca di 45,345 miliardi di euro,con una punta di minima registrata nel 2007, con 35,589 miliardi di euro.

Tab. 4 - IL RISPARMIO DELLE FAMIGLIE ITALIANE. 2002-2009
Fonte: Relazioni del Governatore della Banca d’Italia (miliardi di euro)
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
Variazione2009/2002
95,015
68,676
83,646
71,179
43,222
35,589
55,170     
49,670
- 47,7 %

Le passività delle famiglie
 
“A fine 2009 –come si legge dall’ultima relazione del governatore di Bankitalia,il 31 maggio 2010- le passività finanziarie delle famiglie italiane erano costituite per circa il 41% da mutui per l’acquisto dell’abitazione; la quota di indebitamento per esigenze di consumo ammontava a circa il 12,5 per cento, quella per altri usi personali al 21,4 per cento. I debiti commerciali e gli altri conti passivi costituivano circa il 22 per cento delle passività delle famiglie. Tra la fine del 2008 e la fine del 2009 il valore dei mutui per l’acquisto dell’abitazione è aumentato del 2 per cento, un tasso in forte decelerazione rispetto agli anni precedenti: tra la fine del 2007 e la fine del 2008 era stato pari al 5 per cento; il tasso medio annuo di crescita tra il 1995 e il 2007 a quasi il 17. Una decelerazione ha caratterizzato anche il credito al consumo, dal 23 per cento in media nel periodo 1995-2007, al 6 nel 2008 e al 4,7 per cento nel 2009. Anche i debiti commerciali, dopo una repentina accelerazione tra la fine del 2007 e la fine del 2008 (+8,5 per cento, contro un tasso medio annuo pari a circa il 4 per cento tra il 1995 e il 2007), hanno subito una forte riduzione (-6,7 per cento) tornando sui livelli registrati alla fine del 2007.” Tra il 2005 ed il 2009 il totale delle passività delle famiglie è cresciuto di 313,996 miliardi di euro,passando da 545,958 a 859,954 con un incremento del 57,5%,con un incremento di ben 14.272 euro a carico di ogni famiglia e/o di 5.233 euro per ognuno dei 60 milioni di abitanti.

Tab. 5 - ANNI 2005-2009 PASSIVITA’ DELLE FAMIGLIE
Fonte: Relazioni del Governatore della Banca d’Italia - Miliardi di euro

Anno 2005
Anno 2006
Anno 2007
Anno 2008
Anno 2009
Variazione 2009/2005
Debiti a breve termine (1)
53,173
53,969
56,271
55,640
59,859
+ 12,6 %
di cui: bancari
51,303
51,810
53,601
52,832
55,936
+ 9,0 %
Debiti a medio e lungo termine (2)
380,192
425,649
469,468
562,956
581,453
+ 52,9 %
di cui: bancari
340,932
378,943
410,779
415,944
440,380
+ 29,2 %
Altre passività finanziarie (3)
112,593
115,962
211,479
217,620
218,642
+ 94,2 %
Totale passività
545,958
595,580
737,218
836,216
859,954
+ 57,5 %


(1) Includono anche i finanziamenti da società di factoring.
(2) Includono anche i finanziamenti da società di leasing, il credito al consumo da società finanziarie e altre partite minori.
(3) La voce è costituita da: fondi di quiescenza e altre partite minori.
 
Dal giugno 2005 a metà dello scorso anno, le sofferenze complessive di aziende e famiglie con banche e finanziarie sono cresciute di quasi la metà, passando dagli 86 miliardi del 2005 ai quasi 128 del giugno 2010. Da rimarcare il dato  relativo alle sofferenze di aziende e famiglie con società finanziarie quasi raddoppiate nei 5 anni considerati (+ 92,7 5). 
 
Tab. 6 - ANNI 2005-2010. SOFFERENZE COMPLESSIVE DI SISTEMA (BANCHE + FINANZIARIE)
Bollettini Statistici di Bankitalia n° 3, dell’anno di riferimento. Dati mese di giugno 2010 In miliardi di euro. Ns. elaborazione

6-2005
6-2006
6-2007
6-2008
6-2009
6-2010
DIFF. % 2010/2005
BANCHE
55,056
47,013
48,850
45,454
49,832
68,048
+ 23,6 %
FINANZIARIE
31,021
45,753
43,841
49,637
58,623
59,763
+ 92,7 %
TOTALE
86,078
92,766
92,690
95,091
108,455
127,810
+ 48,5 %


Disaggregando i dati delle sofferenze delle famiglie tra banche e società finanziarie nei cinque anni considerati, si evidenzia un aumento medio contenuto per quelle bancarie (+ 12,2 %) e una crescita molto sostenuta per le sofferenze con società finanziarie (+ 88,8 %). In particolare, risulta contrastato l’andamento delle sofferenze relative alle famiglie produttrici: mentre sono in calo le sofferenze con banche ( - 6,7  %), risultano in forte crescita (+ 72,1 %) le sofferenze con finanziarie.Univoco, al contrario, l’andamento delle sofferenze delle famiglie consumatrici: aumentano di un quarto nei cinque anni le sofferenze con banche (+ 24,9 %); raddoppiano invece quelle con finanziarie ( + 102,1 %).  

Segue la tabella:

Tab. 9 - ANNI 2005-2010. SOFFERENZE FAMIGLIE
Bollettini Statistici di Bankitalia n° 3 dell’anno di riferimento. Dati mese di giugno.
In miliardi di euro. Ns.elaborazione 
FAMIGLIE: SOFFERENZE CON BANCHE

6-2005
6-2006
6-2007
6-2008
6-2009
6-2010
DIFF. % 2010/2005
FAM. PRODUTTRICI
7,722
6,129
6,346
5,906
5,865
7,208
- 6,7 %
FAM. CONSUMATRICI
11,429
9,778
10,504
10,301
10,679
14,279
+ 24,9 %
TOTALE  SOFFERENZE
CON BA NCHE
19,151
15,907
16,850
16,208
16,545
21,487
+ 12,2 %
FAMIGLIE: SOFFERENZE  CON FINANZIARIE

6-2005
6-2006
6-2007
6-2008
6-2009
6-2010
DIFF. % 2010/2005
FAM. PRODUTTRICI
4,248
6,064
5,767
6,452
7,430
7,309
+ 72,1 %
FAM. CONSUMATRICI
5,313
7,256
7,006
8,186
10,297
10,740
+ 102,1 %
TOTALE  SOFFERENZE CON FINANZIARIE
9,562
13,319
12,772
14,639
17,727
18,049
+ 88,8 %


I Governi, incapaci di sottrarsi al ricatto delle grandi banche di affari, che governano con la speculazione dei derivati i destini del mondo, continuano a subire il gioco dei signori “bankster”, che dopo aver provocato la crisi “sistemica” ed ottenuto i salvataggi delle banche a carico della fiscalità generale e dei contribuenti, collusi con i banchieri centrali che continuano a “regalare” loro denaro a tassi bassi,consentono di finanziare la speculazione con i derivati e la creazione del denaro dal nulla,minando così la ricchezza delle nazioni e la sovranità degli Stati.

I governi del G 20,invece di accontentarsi delle iniezioni di liquidità della Cina (che oltre ad avere investito sui bund americani,detiene il 7,5% del debito pubblico europeo, pari a 630 miliardi di euro),avrebbero il dovere di ragionare su un nuovo ordine monetario che, nel ribadire il primato della politica,possano prevenire le speculazioni dei bankster.
                                                                                               Elio Lannutti (Adusbef)

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