Abbiamo l’Amministrazione finanziaria più efficiente d’Europa.
Ad annunciarlo è il segretario della CGIA di Mestre, Giuseppe Bortolussi, che in una recente elaborazione ha analizzato, nel periodo che va tra il 2005 e il 2009, le performance delle Amministrazioni fiscali dei principali Paesi europei.
I tre indicatori presi in esame sono stati:
a) i costi amministrativi legati al funzionamento della macchina fiscale;
b) i costi legati al recupero dell’evasione fiscale;
c) i costi dell’Amministrazione finanziaria in rapporto al Pil.
In tutte e tre le circostanze, la nostra macchina fiscale risulta essere tra le migliori d’Europa.
Vediamo i risultati.
In relazione ai costi amministrativi, ad esempio, siamo il Paese che nel periodo preso in esame ha registrato la contrazione più forte (-31,9%). Il Portogallo, che si piazza al secondo posto, segna una variazione del -11,8%; i Paesi Bassi, che vanno ad occupare il terzo gradino del podio, sono a riusciti a ridurre la spesa del 2%. Nel 2009 la nostra Amministrazione finanziaria ci è costata 3,1 mld di euro: in cinque anni il costo complessivo è sceso di 1,45 mld di €.
Se, invece, prendiamo come parametro di riferimento i costi di esazione, anche in questo caso la variazione assoluta registrata in Italia è stata la più evidente, dopo quella fatta segnare dai Paesi Bassi. Infatti, se in Olanda i costi legati al recupero dell’ evasione fiscale ogni 100 euro incassati sono scesi di 0,24 €, in Italia la contrazione è stata pari a 0,16 €, mentre in Portogallo i costi legati al recupero dell’evasione si sono ridotti di 0,15 € ogni 100 incassati dalla lotta all’evasione.
Infine, l’ultimo indicatore preso in esame ci ha consentito di dimensionare il costo della macchina fiscale in rapporto al Pil. Ebbene, la spesa della nostra Amministrazione finanziaria è la più contenuta d’Europa: 0,205% del Pil. Inoltre, negli ultimi 5 anni ha subito la contrazione più forte tra i paesi presi in esame: -0,067%.
“Sono dati sorprendenti – commenta Giuseppe Bortolussi segretario della CGIA di Mestre – che dimostrano, però, che anche la nostra Pubblica amministrazione può contare su settori di eccellenza. Certo, nel contrasto all’evasione fiscale il lavoro da fare rimane ancora molto, ma gli eccellenti risultati ottenuti in questi ultimi anni ci dicono che la nostra macchina fiscale può migliorare ancora. Purtroppo, urge un intervento che alleggerisca il carico fiscale e semplifichi il quadro legislativo, sia per agevolare il lavoro dei contribuenti, sia per favorire l’attività di chi deve far rispettare la legge”.
In termini di personale, la nostra Amministrazione finanziaria, al netto dei militari della Guardia di Finanza, conta oltre 33.500 addetti: meno della metà di quelli presenti in Francia (72.800), nel Regno Unito (70.700) e quasi quattro volte in meno di quelli occupati in Germania (112.300 circa). Tuttavia, concludono dalla CGIA, è bene ricordare che queste comparazioni vanno fatte con molta prudenza, visto che le competenze, le funzioni e le aree di intervento di queste strutture variano da Paese a Paese.
Fonte: www.cgiamestre.com
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