venerdì 25 marzo 2011

CACCIA AGLI ORCHI SUL WEB, 97 INDAGATI E UN ARRESTO

Nel suo computer aveva più di 14 mila tra immagini e video contenenti scene di sesso esplicito tra adulti e bambini di età tra i 5 e 6 anni.

Gli agenti della polizia postale, al termine dell'operazione "Phantom", hanno arrestato in flagranza un 41enne romano; l'accusa è divulgazione di video pedopornografici mediante la rete internet.

Altri otto italiani sono indagati per lo stesso reato, e le loro abitazioni sono state perquisite a Catania, Firenze, Milano, Pesaro, Roma, Sondrio, Teramo, Treviso e Trieste.

L'indagine del Compartimento polizia postale di Catania, ha riguardato il contrasto alla diffusione di video pedopornografici tramite il programma di condivisione file Emule.

Gli specialisti della postale stavano monitorando la rete cercando di individuare i soggetti più attivi nello scambio di file, e nell'attività investigativa si sono incrociati e coordinati con i loro omologhi brasiliani che stavano facendo un'indagine simile con dei mezzi innovativi.

Mediante un sofisticato programma i poliziotti sudamericani hanno identificato 97 utenti in 28 Paesi sparsi in Europa, Stati Uniti, Canada, Sud America, Africa, Cina e Giappone. I pedofili individuati avevano divulgato almeno venti file proibiti in cinque giorni diversi, utilizzando il programma di condivisione di file denominato Emule.

Molto materiale pedopornografico è stato sequestrato durante le perquisizioni effettuate dalla polizia.


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