giovedì 13 dicembre 2012

EMERGENZA CASA A ROMA E NEL LAZIO.


Il fallimento delle politiche abitative locali tra piano casa, speculazione edilizia e crisi economica

Questo il tema dell’assemblea pubblica che si è svolta lo scorso mercoledì 5 dicembre presso i locali di via Gian Lorenzo Ceruso, 14 (nel Municipio XI), su iniziativa dell’associazione culturale “Partecipare per…”, a cui sono intervenuti: Oscar Tortosa, consigliere ATER Provincia di Roma;  Ivano Caradonna, Presidente Municipio Roma V, Niccolò Rinaldi, Eurodeputato e Vice Presidente del Gruppo ADLE- Alleanza dei liberali e democratici per l'Europa; Guido Lanciano, Segretario dell’Unione Inquilini di Roma e Silvio Talarico, giornalista esperto di urbanistica.

Un incontro che ha raccolto il grido di allarme delle oltre 60.000 famiglie romane che si trovano sotto sfratto, nella quasi totalità dei casi per impossibilità di far fronte agli aumenti contrattuali. 

Il periodo di recessione economica che stiamo attraversando - ha dichiarato Oscar Tortosa - ha prodotto sul versante della casa un vero e proprio massacro sociale: mentre cala il potere di acquisto degli stipendi, privati e Fondazioni derivati da Enti Pubblici (Enasarco, Enpaia, Cassa Geometri, Cassa Ragionieri, Cassa Forense, Enpam, Sara Assicurazioni, Fimit, BDR) hanno avviato la vendita del proprio patrimonio immobiliare e l'adeguamento dei canoni di locazione, raddoppiando il valore degli appartamenti e le pigioni. La politica finora non ha saputo dare risposte adeguate. La casa ha una funzione sociale e assistenziale fondamentale e proprio per questo meriterebbe davvero dalla politica una sensibilità particolare. La Regione dovrebbe garantire tale funzione facendo del vero housing sociale. Il Piano Casa della Regione Lazio ha ulteriormente aggravato questi problemi anziché risolverli, riducendo ai minimi termini l'“edilizia sociale” e favorendo la speculazione edilizia, con alloggi che poi non si riescono a vendere. Ma non servono nuovi alloggi. Servono più controlli e più trasparenza sui criteri di locazione e vendita”. 

Altra importante riflessione emersa dal dibattito, grazie al contributo di Niccolò Rinaldi, riguarda l’anomalia del “caso Roma”, dove il tema della casa si lega tristemente a quello dei rifiuti sotto il marchio dell’emergenza . Solo da noi il problema della casa, come quello dei rifiuti sono trattati come “emergenze” che ci costringono sempre a dibattiti di retroguardia e ci impediscono di affrontare le vere sfide della modernità (che per le politiche abitative riguarderebbero piuttosto la bioedilizia e l’integrazione sociale).

E se per i rifiuti la normativa europea vigente ci costringe a ricondurre la materia nell'alveo della regolarità (seppur a suon di more e diffide), per la casa manca ancora una normativa comunitaria unica a cui poter guardare.
Per ora, non ci restano che i dati dell'emergenza abitativa a Roma, in tutta la loro crudezza!

Sono dati 2011 ricavati dal “rapporto sulla povertà a Roma e nel Lazio”, curato dalla Comunità di Sant'Egidio, presente con una sua rappresentanza al nostro incontro.

Eccoli:
Roma è la prima città italiana per numero di famiglie in graduatoria per ottenere un alloggio di edilizia residenziale pubblica: 29.302. Ha il più alto numero di cittadini in sofferenza bancaria: 12, 2% contro il 2,8% del dato nazionale. Ha l'aumento percentuale più significativo di case pignorate: 18,1%.

Ha la crescita maggiore dello stock abitativo: 1,4% (il doppio rispetto a Milano). Dal 2003 al 2007 sono stati costruiti quasi 52.000 alloggi, 10.000 ogni anno (il doppio rispetto a Milano). Ha perso 163.000 romani che tra il 2003 e il 2010 hanno lasciato la città per spostarsi nei comuni di Provincia, il costo medio di un alloggio in provincia è del 43% più basso rispetto alla media di Roma. 

Nel 2011, infine, a Roma, ci sono state circa 64.000 nuove sentenze di sfratto: 4.200 famiglie al mese; 51.100 famiglie l'anno, 140 famiglie al giorno sfrattate con la forza pubblica, di cui l'80% per morosità. 

Un tunnel nel quale non si vede luce...una priorità da iscrivere tra le prime note della politica. Noi di "Partecipare per..." ci stiamo battendo!

di Vania Di Meo

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