Risolto il giallo dell'uomo trovato carbonizzato sulla spiaggia di Casalabate di Lecce domenica scorsa.
I Carabinieri del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Lecce, dopo un lungo interrogatorio condotto nella notte, alla presenza del magistrato della Procura della Repubblica del capoluogo salentino, hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto la moglie della vittima, una donna 46enne, rea confessa, per omicidio volontario nonché concorso con un familiare, rimasto indagato a piede libero, in occultamento e vilipendio di cadavere. Movente del delitto una banale lite familiare in casa.
La donna inizialmente aveva denunciato il 07 u.s. ai Carabinieri di Brindisi la scomparsa del marito 44enne, titolare di una ditta di installazione di infissi in Torchiarolo (Br).
Si era parlato, specie dopo il rinvenimento del cadavere semi-carbonizzato, di vizio del gioco o di usura.
Invece ad incastrare la donna sono state le indagini "classiche" condotte dai Carabinieri, attraverso minuziosi interrogatori di testimoni che hanno smentito le dichiarazioni rese dalla stessa, servizi di pedinamento e osservazione sui movimenti dei familiari e riscontri scientifici.
La donna si trova ora rinchiusa nel carcere femminile di Lecce.
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