mercoledì 12 gennaio 2011

POVERTA' MINORILE: CODACONS E INMP CHIEDONO AL MINISTRO DELLA SALUTE UN PIANO AD HOC.

1.756.000 BAMBINI POVERI IN ITALIA, IL 17% DEL TOTALE.

Dopo la terribile tragedia di ieri, dove un neonato ha perso la vita a Bologna a causa delle misere condizioni di vita, il Codacons e l'INMP (Istituto Nazionale per la salute delle popolazioni Migranti e per il contrasto delle malattie della Povertà) rivolgono un appello alle istituzioni nazionali (Ministero della Salute e del Welfare), affinchè venga disposto un piano ad hoc contro la povertà minorile nel nostro paese.

In Italia - spiegano il Codacons e l'INMP - i minori poveri sono ben 1 milione e 756 mila, ovvero il 22% della popolazione minorenne. E di questi quasi il 70% risiede al Sud. In particolare i dati Istat attestano l'esistenza di 507mila bambini poveri tra 0 e 5 anni, 550mila tra il 6 e i 10 anni, 296mila tra gli 11 e i 13 anni e 403 mila tra i 14 e i 17 anni.

Sono dati allarmanti, che attestano l'enorme numero di bambini in stato di indigenza, spesso abbandonati dalle loro stesse famiglie, in una situazione di precarietà che alimenta tragedie come quella di Bologna.

Per tale motivo Codacons e INMP chiedono ai competenti ministeri l'avvio di uno specifico piano contro la povertà minorile, che abbia il compito non solo di studiare il fenomeno e monitorare la condizione di vita di questi bambini, ma soprattutto di individuare idonee misure di contrasto per salvaguardare la loro salute ed evitare il ripetersi di simili tragedie.

Il Direttore Generale dell'INMP Aldo Morrone ha dichiarato: "il nostro Istituto è in prima linea nel contrasto delle malattie correlate alla povertà, in particolare quella minorile che continua ad essere concentrata nel sud d'Italia dove interessa il 30% delle famiglie. Rimane ancora molto alto il rischio di povertà per le famiglie con figli a carico e per quelle numerose. Occorre investire sempre di più sul piano professionale, struttale ed economico per evitare il diffondersi di malattie in questa fascia giovanile. Sono stati oltre 10.000 i bambini in condizione di povertà visitati in questi ultimi anni e questa esperienza deve insegnarci una costante attenzione nei loro confronti".

L'Avv. Carlo Rienzi del Codacons ha dichiarato: "L'intervento delle istituzioni nazionali e locali deve essere sistematico e costante. Non è tollerabile ci si accorga dei bambini in stato di povertà solo quando si verificano decessi".

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