giovedì 24 giugno 2010

Afghanistan: MSF cura ventiquattro feriti vittime dell’esplosione avvenuta domenica scorsa a Lashkargah


MSF sostiene l’ospedale di Ahmed Shah Baba a Kabul e l’ospedale di Boost a Lashkargah, nella provincia di Helmand

Le equipe di Medici Senza Frontiere, in collaborazione con il personale afghano, hanno preso in cura nell’ospedale di Boost ventiquattro pazienti rimasti vittime delle quattro esplosioni avvenute domenica scorsa a Lashkargah nella provincia di Helmand.

I pazienti sono arrivati nella sala operatoria venti minuti dopo le prime due esplosioni che hanno avuto luogo presso una banca della città”, riferisce Paulo Reis, medico di MSF. “Inizialmente abbiamo ricevuto venti pazienti tra cui tre bambini che presentavano vari livelli di trauma e di lacerazioni su schiena e spalle causate da schegge di bomba. Due di loro sono stati portati immediatamente in sala operatoria, poco dopo è seguito un terzo”.

Dopo la terza esplosione altri due pazienti sono stati trasportati in ospedale. Altri due feriti sono arrivati nell’ospedale in seguito alla quarta esplosione, avvenuta a 10 km da Lashkargah.

Ci ha aiutati il fatto che la nuova sala operatoria era ben rifornita di materiale medico e che c’erano venti persone dello staff pronte a ricevere i feriti”, continua Reis.

Tre dei feriti, due bambini e una donna, sono morti poco dopo l’arrivo in ospedale. Sedici pazienti sono stati dimessi dopo essere stati curati e cinque sono ancora ricoverati in ospedale. Quattro di loro presentano condizioni stabili, l’altro sarà a breve riferito presso un’altra struttura per ricevere un intervento di chirurgia maxillo - facciale.

Medici Senza Frontiere dipende esclusivamente da donazioni private per il suo lavoro in Afghanistan e non accetta fondi da alcun governo.

MSF sostiene l’ospedale di Ahmed Shah Baba a Kabul e l’ospedale di Boost a Lashkargah, nella provincia di Helmand. In entrambi i luoghi, il nostro obiettivo è fornire assistenza medica salvavita e gratuita lavorando in tutti i reparti compresa la maternità, la pediatria, la chirurgia e il pronto soccorso.

Nel 2010 MSF sta progettando di estendere il proprio supporto ad altri ospedali e centri sanitari rurali in altre province dell’Afghanistan.

Fonte:Medici Senza Frontiere

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