mercoledì 5 gennaio 2011

BENZINA: AUMENTA, SFIORANDO 1,5 EURO A LITRO CON RIBASSO PREZZO BARILE. SCANDALOSO GOVERNO A BRACCETTO CON PETROLIERI STANGA I CONSUMATORI

Continua la sfrenata corsa della benzina,con un litro di verde che sfiora in alcune zone del sud 1,5 euro, in concomitanza della diminuzione del prezzo del petrolio sotto i 90 dollari al barile e del rafforzamento del dollaro, con un governo complice delle stangate a danno delle famiglie e delle piccoe e medie imprese.

Il ministro dello sviluppo economico Paolo Romani,che sbarcato ieri da Marte,si è accorto del caro RC Auto e delle tariffe esose applicate dalle compagnie aumentate del 181,7 per cento negli ultimi anni di liberalizzazione,oltre ad un’analoga indignazione sul caro benzina,che ha fatto impennare l’inflazione contribuendo a prosciugare il potere di acquisto, intervenga per contrastare stangate inaccettabili in una fase di crisi economica ancora acuta e tutta da risolvere.

Adusbef e Federconsumatori,che hanno registrato nel 2010, un aumento complessivo di 18 centesimi per la benzina (da 1,30 di gennaio a 1,48 Euro al litro oggi), pari secondo medie statistiche, ad un esborso di 9 centesimi in più al litro, di cui 1 centesimo (sempre in media statistica) in più per l’Erario, hanno calcolato che tali aumenti hanno comportato una spesa complessiva degli automobilisti di 1,51 miliardi di Euro in più rispetto al 2009.

Mentre per il gasolio è stato registrato nel 2010, un rincaro complessivo, di 22 centesimi (da 1,14 di gennaio a 1,36 Euro al litro oggi), con un maggiore esborso di 11 centesimi in più al litro, di cui 1,2 centesimi in più per l’Erario, per una spesa complessiva degli automobilisti di 3,3 miliardi di Euro in più rispetto al 2009.

Nel 2010 quindi gli automobilisti hanno speso 4,81 miliardi di Euro in più per i carburanti, di cui ben 528 milioni in più per l’Erario per via dell’aumento della tassazione nel combinato disposto Iva accise, che produce oltre al danno per le famiglie,la beffa di una maggiore tassazione occulta.

Adusbef e Federconsumatori chiedono al Governo interventi urgenti per la realizzazione dei punti sottoscritti nell’accordo con l’intera filiera petrolifera, a partire da:

- la realizzazione della commissione istituzionale di controllo sulla doppia velocità,
- la razionalizzazione della rete,
- l’apertura della vendita attraverso il canale della grande distribuzione,
- il blocco settimanale dei prezzi.

Oltre a ciò è indispensabile agire anche sul versante dell’accisa, affinché questa si riduca in misura pari all’aumento dell’IVA, per mantenere identica almeno la tassazione, e non permettere anche allo Stato di continuare a lucrare sulle tasche dei cittadini.

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