giovedì 13 gennaio 2011

CRACK LEHMAN. CLAMOROSA SENTENZA DEL TRIBUNALE DI TORINO

La prima sezione civile del Tribunale di Torino - G.U. Dott. Stefania Tassone - ha condannato INTESA SAN PAOLO SPA a risarcire una consumatrice - difesa dalla nostra delegata torinese Avv. Cecilia Ruggeri - la somma di 474 mila euro, oltre a rivalutazione, interessi e spese legali, costituente il residuo del capitale investito l'11.10.2007 in obbligazioni della banca americana (prospettate dall'intermediario come titoli a basso rischio) e successivamente ammessa al concordato fallimentare (c.d. Chapter 11 della legge U.S.A.) il 15.09.2008. Si ricorda che fino a quel momento le famigerate agenzie di rating - Standard & Poor's, Moody's e Fitch - riconoscevano un alto livello di affidabilità - AA - all'emittente.

A fondamento del pronunciamento, l'accertata violazione dell'obbligo contrattuale della banca di informare tempestivamente l'investitore, successivamente al conferimento dell'ordine, del mutato livello di rischio in misura rilevante.

Si ricorda altresì che sul sito di "orientamento" dei consumatori del Consorzio Patti Chiari - costituito da ABI -Associazione bancaria italiana e Associazioni di consumatori - le obbligazioni dell'emittente americana rimasero nel paniere dei titoli a "basso rischio" fino al 18 settembre 2008 (quando Lehman Brothers era già in default).

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