sabato 25 settembre 2010

Attivisti dei diritti umani chiedono protezione internazionale per Campo di Ashraf

GINEVRA, 24 Settembre (KUNA)- Avvocati internazionalisti e ONG Venerdì scorso hanno chiesto la protezione internazionale per i residenti di “Camp Ashraf” attraverso le forze delle Nazioni Unite e Usa in Iraq secondo le Convenzioni di Ginevra.

Il campo, situato a nord est della città irachena di Khalis circa 120 Km a ovest del confine iraniano ed a 60 km a nord di Baghdad, ha dato protezione a rifugiati iraniani e membri del PMOI.

Il 1° Gennaio 2009, le forze Usa in Iraq hanno lasciato il controllo del campo alle autorità irachene.

Guidati dall'ex primo ministro algerino Sid Ahmed Ghozani, i partecipanti alla conferenza hanno chiesto un intervento urgente del Segretario Generale delle Nazioni Unite e dell'Alto Commissariato per i Diritti Umani per fermare le esecuzioni dei prigionieri politici in Iran con l'accusa di "Mohareb" o nemici di Dio.

I conferenzieri hanno chiesto di alleviare l'intollerabile pressione che grava sui residenti del campo. Chiedono anche la creazione di un tribunale internazionale da parte del Consiglio di Sicurezza per giudicare chi commise il massacro di 30 mila prigionieri politici in Iran nel 1988.

La conferenza si è tenuta nell'Ufficio delle Nazioni Unite a Ginevra grazie ad una iniziativa congiunta dell'Organizzazione Mondiale contro la Tortura (OMCT), la Fondazione Francia Libera di Danielle Mitterrand, e il Movimento contro il Razzismo e per l'Amicizia tra i Popoli (MRAP), come pure grazie ad eminenti giuristi, avvocati e difensori dei diritti umani di diversi paesi.

I partecipanti hanno detto che si è verificato un aumento della repressione, degli arresti e delle torture in Iran; molte delle vittime condannate a morte erano membri e sostenitori del PMOI e parenti dei residenti di Ashraf.

"Centinaia di membri dei familiari del PMOI residenti ad Ashraf sono stati arrestati negli scorsi mesi e 11 di loro sono stati condannati a morte con l'accusa di "Mohareb" o nemici di Dio, loro avevano precedentemente fatto visita ai parenti ad Ashraf."

"Con la partenza delle forze americane da Ashraf che ha portato alla conseguente partenza del team di osservazione delle NU dal campo, le pressioni e le misure soppressive delle forze irachene è aumentata contro i 3400 residenti di Ashraf", ha detto il portavoce durante la conferenza.

Hanno sottolineato che i residenti di Ashraf , essendo "Persone Protette" dalla 4° Convenzione di Ginevra, dovrebbero ricevere protezione da parte delle Nazioni Unite e degli Usa. "Negli scorsi 20 mesi sono stati soggetti ad un blocco da parte delle forze armate irachene". Tra i portavoce c'era Juan Garc , avvocato dei familiari che ha archiviato un reclamo contro il Generale Pinochet, e il Professor Eric David, avvocato esperto di diritto internazionale ed ex presidente del Centro di Diritto Internazionale alla Libera Università di Brussels (Belgio).

Abolghassem Rezai, segretario del Consiglio Nazionale della Resistenza iraniana (CNRI) rappresentante dei familiari delle vittime del regime iraniano; Ayatollah Jalal Ganje'i, Capo della Commissione CNRI per la libertà di Religione e Parviz Khazi, rappresentante CNRI nei paesi del Nord , hanno anch'essi partecipato alle delibere.

Tony Kelam , membro della commissione del Parlamento europeo che ha fatto visita ad Ashraf, e Jean Charles Rielle, Membro del Parlamento Federale Svizzero, hanno preso parte alle delibere.

Fonte: Donne Democratiche Iraniane

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