sabato 25 settembre 2010

MSF: Cartoline di migranti da Malta e dal Marocco

Saluti dal limbo: storie di uomini e donne che hanno abbandonato il loro paese natale in cerca di salvezza, pace e condizioni di vita accettabili

Mentre l'Europa studia le misure per porre un freno all'immigrazione, i rifugiati e i migranti affrontano rischi sempre maggiori per attraversare le frontiere. Durante la fuga dalle guerre, dalla violenza o dalle privazioni estreme, i migranti sono spesso oggetto di orribili episodi di violenza e abusi durante il loro viaggio. Molti di loro si ritrovano bloccati in "paesi di transito" per lunghi periodi, senza la possibilità di proseguire il loro viaggio, né di ritornare a casa. Per coloro che riescono ad arrivare in Europa, la situazione è ugualmente difficile, poiché devono affrontare detenzione, condizioni di vita miserevoli e insicurezza riguardo il loro futuro.

Con queste cartoline, Medici Senza Frontiere condivide le storie di uomini e donne che hanno abbandonato il loro paese natale in cerca di salvezza, pace e condizioni di vita accettabili.

 
 
Marocco


Il Marocco è un "paese di transito" per i migranti che dalle regioni sub-sahariane tentano di raggiungere l'Europa. A causa dell'intensificarsi dei controlli alle frontiere e delle politiche restrittive dell'Unione Europea in materia di migrazione e asilo politico, molti migranti si ritrovano bloccati in Marocco, alle porte dell'Europa, impossibilitati a continuare il loro viaggio. Questi migranti non solo sono costretti a vivere in condizioni precarie, ma sentono aumentare il loro senso di disperazione e la loro preoccupazione. Il loro status di "irregolari" aumenta la loro vulnerabilità, soprattutto delle donne.

MSF lavora in Marocco dal 2000, fornendo assistenza medica e umanitaria ai migranti delle regioni sub-sahariane e promuovendo un loro più facile accesso all'assistenza sanitaria e il rispetto per la loro dignità umana.

Malta


La posizione di Malta nel Mar Mediterraneo l'ha resa un porto molto utilizzato per gli sbarchi di migranti e di persone in cerca di asilo politico che salpano dalle coste della Libia verso l'Europa. Tuttavia, a causa dell'intensificarsi dei controlli nel Mediterraneo, il numero di migranti che raggiungono Malta è diminuito drasticamente. Nel 2008, 2700 persone sono sbarcate sull'isola mentre quest'anno solo 28 hanno raggiunto le sue coste. Il modesto numero di persone sbarcate, cela in realtà le sofferenze di coloro che si imbarcano per un viaggio molto rischioso e vengono fermati a pochi chilometri dalla loro destinazione. Maschera inoltre le misere condizioni dei migranti che già si trovano a Malta, bloccati su un'isola in cui la vita quotidiana e le prospettive per il futuro sono incerte.

MSF ha iniziato a operare a Malta nell'agosto del 2008, quando centinaia di migranti, appena sbarcati, erano stati reclusi in centri di detenzione, dove le condizioni sanitarie costituivano una seria minaccia per la loro salute. MSF ha denunciato queste condizioni e sta continuando a lavorare sull'isola. Attualmente, fornisce assistenza psicologica ai migranti e ai richiedenti asilo, cercando di far loro superare i traumi, la depressione e gli altri problemi psicologici causati dalle loro esperienze, dalle difficoltà che incontrano a Malta e dai tentativi inutili di lasciare l'isola.

Fonte: MSF

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