giovedì 23 settembre 2010

Bosnia, esumati dalle fosse comuni i resti di 364 vittime

I corpi erano stati gettati nel lago Perucac durante la pulizia etnica effettuata dai serbi ai danni di civili musulmani nel 1992.

Avevano svuotato il lago Perucac per riparare una diga e così hanno fatto la scoperta: scheletri umani spuntavano dalla fanghiglia. Sei settimane dopo i corpi ritrovati dagli esperti forensi dell'Istituto bosniaco per la ricerca dei dispersi sono 353. Il lago, alimentato dal fiume Drina, nell'est della Bosnia, ha restituito anche altri 11 scheletri sulla sponda destra, dal lato di Belgrado. Si tratterebbe delle vittime della pulizia etnica perpetrata dai serbi a danno di civili musulmani nella piccola città di Visegrad, nel 1992. Sono ancora 824 le persone date ufficialmente per disperse nell'area della città e delle vicine campagne. Durante la guerra serbo-bosniaca (1992-95) i cadaveri venivano spesso gettati nella Drina e trasportati a valle.

Almeno altri 25 siti sospettati di essere fosse comuni devono essere controllati nella zona del lago. Inizialmente le autorità di Belgrado avevano rinviato il riempimento, ma ora che la diga è funzionate si procederà presto a colmare il bacino. Volontari arrivati da ogni parte della Bosnia sono accorsi sul luogo per aiutare gli esperti e cercare di dare un nome ai corpi che ancora giacciono sotto il fango.

Fonte:PeaceReporter

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