lunedì 27 settembre 2010

Sbatte la tovaglia sul poggiolo del vicino il giudice lo condanna

Cento euro di multa e fedina penale sporcata. Questa è la sentenza con la quale, qualche giorno fa, il giudice di pace ha "punito" per molestie e deturpazione R.R., dipendente dell’Actv di Favaro.

La sua colpa? Aver buttato briciole e gusci di uovo sulla terrazza dell’inquilina che abita piano di sotto e con la quale da tempo non scorre buon sangue.

R.R., in realtà, rigetta l’accusa e anzi, la ribalta, sostenendo che l’inquilina in questione si auto-sporca il terrazzo, per poi accusarlo. Alla fine, però, il giudice di pace dà ragione alla donna, dopo un tentativo di conciliazione andato fallito. La grottesca lite di condominio si apre ancora a Primavera, in un condominio di Favaro. Qui, una signora che abita al piano terra, decide di sporgere querela nei confronti di R.R., che ha la casa sopra. Negli ultimi tempi – sostiene la donna con il supporto fotografico – la sua terrazza è piena di briciole, di gusci di uova, di chiazze di latte, di detersivo. Ed è convinta che questi siano atti deliberati compiuti dal vicino di casa e tesi a molestarla, deturpandole la terrazza.

I rapporti fra i due non sono buoni, anzi. Già in passato non sono mancate querele e contro querele che si sono allargate ad amici e parenti e che sono spesso giunte negli uffici della Polizia e dei Carabinieri. Chiamato in causa, R.R. nega però ogni coinvolgimento e si difende affermando che lui non c’entra niente e che anzi, con ogni probabilità, l’inquilina si sporca la terrazza da sola per poi accusarlo e querelarlo. Intanto, l’uomo si fa assistere dai legali dell’Adico per affrontare la controversia.

Dal giudice, la donna porta le foto che testimoniano la sporcizia della terrazza e i documenti che mettono in luce l’astio esistente fra i due condomini. Di contro, R.R. si difende affermando di non essere lui l’autore dell’imbrattamento e di essere stato accusato ingiustamente, per una questione prettamente personale.

La valutazione dell’accaduto non è facile ma a un certo punto la situazione pare sbloccarsi: la querelante, infatti, infatti,decide che si può anche conciliare, ma la cosa fondamentale è che R.R. le chieda scusa e ammetta di aver sbagliato, altrimenti la denuncia non verrà ritirata. Niente da fare, il dipendente dell’Actv rifiuta categoricamente la proposta per una questione di principio. Ritiene di non aver fatto nulla e non capisce perché debba scusarsi.

La causa va dunque avanti fino alla conclusione contenuta nella sentenza di qualche giorno fa. R.R. dovrà pagare una multa da 100 euro e si ritroverà pure la fedina penale sporca, perché riconosciuto colpevole dei reati di molestie e deturpamento. “Con ogni probabilità – sottolinea Carlo Garofolini, presidente dell’Adico – la mancata conciliazione ha fatto propendere per questa decisione. Quanto accaduto nel condominio di Favaro dimostra come questioni condominiali all’apparenza risolvibili, possono trasformarsi in liti e finire in tribunale o dal Giudice di Pace. La nostra associazione segue molti casi di persone che querelano o sono state querelate dal vicino di casa”.

Fonte:Adico

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