sabato 4 febbraio 2012

BIMBO DI SEDICI MESI GETTATO NEL TEVERE DAL PADRE: TESTIMONE UN AGENTE DI POLIZIA PENITENZIARIA

In un raptus avrebbe lanciato il figlio di 16 mesi nel Tevere. Un testimone ha visto questa mattina alle 6.30 un uomo gettare qualcosa nel fiume da ponte Mazzini, a Roma.

Nessuna traccia finora del piccolo, si teme il peggio. In corso le ricerche che vedono impegnati anche i sommozzatori. L'uomo di 26 anni, pregiudicato, rintracciato dai carabinieri del nucleo radiomobile, è ora in stato di fermo.

Secondo le prime ricostruzioni, il raptus sarebbe scattato dopo una lite con l'ex moglie a casa della zia. E' stata proprio quest'ultima a chiamare il 112 chiedendo l'intervento dei carabinieri. Ma quando i militari sono arrivati sul posto il 26enne, che risulta avere precedenti per droga, era già uscito da casa portando via il bambino.

Intorno alle 6.30 un agente della polizia penitenziaria ha notato il ragazzo con il bambino sul ponte Mazzini. Viste le difficili condizioni climatiche, si è avvicinato per chiedere se avessero bisogno di aiuto ma appena arrivato ha visto l'uomo gettare il bambino nel Tevere. La madre del bimbo è in stato di choc.

L’uomo ha immediatamente allertato il 112 e ha poi guidato gli inquirenti nella zona dove il piccolo sarebbe stato gettato nelle acque gelide, all’altezza di Ponte Mazzini, di fronte al carcere di Regina Coeli. 

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