giovedì 23 febbraio 2012

ETIOPIA: SURVIVAL RIVELA SCIOCCANTI ABUSI DEI DIRITTI UMANI

Survival International ha raccolto nuove e scioccanti prove degli abusi dei diritti umani compiuti verso le tribù della valle dell’Omo, dove il governo etiope sta intensificando gli sforzi per sviluppare piantagioni di canna da zucchero.
Due ragazzi Karo lungo il fiume Omo, che riveste un ruolo cruciale nel loro stile di vita. Etiopia.
© Survival
Le ruspe stanno spianando la terra vicino a un sito dichiarato Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, distruggendo villaggi ecostringendo le comunità locali ad abbandonare il loro stile di vita pastorale.

La paura si sta diffondendo di pari passo con l’intensificarsi degli episodi di violenza, divenuti ormai un fenomeno quotidiano. Le notizie di pestaggi, stupri e arresti tra le tribù vicine al fiume Omo sono sempre più frequenti.

Nel solo mese di gennaio, Survival ha ricevuto la denuncia dell’assassinio di tre uomini Bodi picchiati a morte nelle prigioni etiopi.

Il governo ha anche ordinato alle famiglie di vendere le loro greggi. “Il mio denaro è il mio bestiame” ha raccontato un uomo a Survival. “I miei animali sono il mio conto in banca”.
Survival ha raccolto foto esclusive della strada che il governo sta costruendo attraverso la terra tribale, per facilitare l’accesso ai siti da spianare.

“Il governo sta sviluppando delle piantagioni di canna da zucchero nella mia terra” ha denunciato un Mursi a Survival. “Quando lo vedrete vi metterete a piangere – oggi non c’è più il bush nella Valle dell’Omo.”

Due organismi delle Nazioni Unite avevano già chiesto all’Etiopia di fornire prove che le tribù fossero state consultate e che i progetti in corso non stessero danneggiando il patrimonio culturale e naturale dell’area. Ma l’Etiopia ha ignorato le sollecitazioni.
Survival ha anche ricevuto preoccupanti rapporti secondo cui l’Etiopia ha dato inizio al processo di reinsediamento forzato delle tribù della valle, una tattica nota come “villagizzazione”.

Alle comunità è stato dato un anno di tempo per trasferirsi, secondo un programma simile a quello denunciato da Human Rights Watch per la regione di Gambella, nell’Etiopia occidentale.

“(Il governo) è venuto, ha preso la nostra terra e ci ha detto che vuole spostare tutta le gente della valle dell’Omo in un unico posto, in un campo” ha raccontato a Survival un uomo Mursi.

“Il governo etiope è responsabile di alcuni dei più flagranti e violentemente criminali abusi dei diritti umani che Survival abbia visto in questi anni” ha dichiarato oggi Survival International. “Mascherando il furto della terra tribale come “sviluppo”, si aspetta di farla franca. Gli unici a trarre profitto dalla svendita della valle dell’Omo saranno gli investitori stranieri e statali, mentre intere tribù autosufficienti andranno incontro alla distruzione

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