lunedì 20 settembre 2010

Credito Al Consumo: Nel 2010 Ogni Cittadino Ha Contratto Debiti Per Una Media Di 1.864 Euro


I più virtuosi sono i cittadini del trentino Alto Adige (990 euro procapite). Sardegna la regione più indebitata (2.630 euro) e il 23 settembre “pomodorata” contro le speculazioni

Pochi giorni fa era stata Bankitalia a lanciare l’allarme: nell’ultimo anno le famiglie si sono indebitate di più, specie per il settore casa, e i prestiti hanno segnato un aumento record del 20,8% tra luglio 2009 e luglio 2010.

Oggi un nuovo studio sui debiti degli italiani viene da Casper – Comitato contro le speculazioni e per il risparmio (costituito da Adoc, Codacons, Movimento Difesa del Cittadino e Unione Nazionale Consumatori) e analizza le differenze esistenti fra le varie regioni sotto il profilo del credito al consumo.

Questo settore ha subito un vero e proprio boom negli ultimi anni, principalmente a causa della forte perdita di potere d’acquisto dei cittadini dovuta alle speculazioni sui prezzi verificatesi nel nostro paese, cittadini che sono stati così costretti a indebitarsi anche per le spese sanitarie o per i viaggi – spiega Casper – Nel 2010 il credito al consumo ha fatto registrare un lieve rallentamento, fermandosi a quota 110 miliardi di euro. Un dato che non può generare alcun ottimismo: gli italiani sono oramai al collasso e non hanno più i soldi per contrarre ulteriori prestiti. Nonostante tale flessione, il debito procapite rimane elevato: ogni cittadino italiano ha contratto finora prestiti per una media di 1.864 euro. Interessanti sono le differenze tra le diverse regioni che emergono dallo studio realizzato da Casper. I cittadini più virtuosi sono quelli del Trentino Alto Adige, che hanno fatto ricorso al credito al consumo per soli 990 euro a testa. I più indebitati sono i consumatori della Sardegna, regione nella quale il credito al consumo raggiunge quota 2.630 euro procapite.

Le associazioni aderenti a Casper ricordano infine la manifestazione nazionale – alla quale aderisce Coldiretti - che si terrà il prossimo 23 settembre a Roma (davanti la sede dell’Antitrust), Salerno, Foggia e Catania. Nella capitale i consumatori daranno vita ad una “pomodorata”, rendendo gli speculatori bersaglio di lanci di pomodori, come forma di protesta simbolica contro i responsabili dei rincari speculativi dei prezzi che hanno determinato l’impoverimento degli italiani.

Fonte:Movimento Difesa del Cittadino

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