lunedì 20 settembre 2010

L’ autovelox finisce in trappola


Venezia – L’Adico affina le armi contro il Comune di Venezia. Le centinaia di persone "pizzicate" dagli autovelox di via Orlanda che si sono rivolte all’associazione dei consumatori sono decise a presentare ricorso al giudice di pace.

Ad essere contestata è la messa in regola dell’apparecchiatura rispetto alle certificazioni di manutenzione. “Per ogni autovelox – spiegano i legali dell’associazione – viene depositato un libricino di manutenzione ed esiste un regolamento europeo che impone l’obbligo di manutenzione in termini di taratura almeno una volta l’anno. Quella degli autovelox di ultima generazione è una manutenzione elettronica e sofisticata: se l’apparecchio non viene controllato può eccedere nel calcolo, specie per quanto riguarda il limite del 5% di tolleranza. Dunque, può sballare e fare multe in più proprio perché non riesce ad eseguire correttamente il calcolo. Nei verbali delle contravvenzioni effettuate dovrebbe essere indicata l’ultima revisione, che però non figura in alcuna delle multe elevate agli automobilisti che si sono rivolti a noi. Manca la postilla dove viene indicata la manutenzione su taratura dell’autovelox, numero di matricola e data”.

In questi giorni – precisa il presidente Adico, Carlo Garofolini – stiamo lavorando solo su questo: sono talmente tanti gli automobilisti pizzicati una o numerose volte che il nostro centralino telefonico è intasato. Ci sono già sentenze pronunciate da giudici di pace e Cassazione che sanciscono la nullità di contravvenzioni per mancata revisione e manutenzione degli occhi elettronici”. E questo vale sia per gli autovelox di via Orlanda che per quelli installati e posizionati sul Ponte della Libertà.

Gli automobilisti, secondo l’Adico, hanno qualche possibilità di spuntarla. Il dibattito è acceso. Solo tra gennaio e il 31 luglio sono 18.800 gli autoveicoli "pizzicati" oltre il limite di velocità. La statale 14 batte persino il ponte della Libertà, che ne ha totalizzate 18.680.

Facendo due conti, significa 2.685 al mese, quasi un centinaio al giorno. Numeri che fanno impallidire anche gli addetti dell’ufficio contravvenzioni, che per smaltirle tutte, devono lavorare sodo. C’è chi ha proposto di alzare il limite a 70 km/, chi di spostare gli apparecchi elettronici, posizionati in punti poco visibili. Il comitatoCittadini per Campalto” ha spiegato di non aver mai chiesto autovelox ma telecamere per gli autoarticolati, mentre il presidente di Favaro, Ordigoni, multato due volte, auspica che una volta realizzato il by-pass possano essere spenti.

Fonte: ADICO Associazione difesa consumatori

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