L'approssimarsi del periodo autunnale coincide con l'approvvigionamento degli ingredienti destinati alla lavorazione dei principali prodotti tipici delle festività natalizie. Attualmente infatti le aziende dolciarie iniziano l'acquisizione delle materie prime dalle ditte fornitrici, aumentando di conseguenza la richiesta di mercato. Tale fattore può determinare la possibilità di circolazione di prodotti non sempre corrispondenti alle corrette regole merceologiche e di sicurezza alimentare.
Una attività di intelligence operata a livello centrale ha elaborato gli elementi info-operativi in possesso sullo specifico fenomeno, integrando uno studio sulle principali aree di settore dislocate sul territorio nazionale e sui flussi distributivi. In particolare, si è evidenziato un accentuato incremento della domanda di ovoprodotti (preparazioni pastorizzate di uova conservate in imballaggi intermedi) destinate come ingredienti negli impasti di panettoni, pandori, ma anche merendine di produzione industriale. Gli ovoprodotti sono trasformati e confezionati da aziende che contemplano anche l'allevamento avicolo e la linea di sgusciatura uova.
Nel corso di questo programma di verifica i militari del NAS di Padova e del Reparto Analisi dei Carabinieri per la Tutela della Salute hanno ispezionato una ditta ubicata nel distretto veronese, specializzata nella fornitura di ovoprodotti destinati a note industrie dolciarie nazionali. L'intervento ha permesso di individuare un magazzino dove le uova venivano stoccate senza rispettare le corrette condizioni igienico-sanitarie, a temperature non idonee, con percolati di uova rotte, il tutto in presenza di insetti, roditori e relativi escrementi. Riscontrando il cattivo stato di conservazione del magazzino, il personale del NAS ha operato l'immediato sequestro penale dell'intera partita, pari a 10 milioni e 300 mila uova, per un valore commerciale del prodotto finito pari a 2 milioni di euro.
L'attività ispettiva è proseguita anche all'interno dell'area di sgusciatura e lavorazione dove sono state riscontrate diffuse situazioni di sporcizia, risalenti alla precedente lavorazione. È stata quindi richiesta all'Autorità sanitaria l'inibizione all'uso dell'intera linea di lavorazione dell'azienda stessa fino all'adeguamento ai regolari criteri igienici. Lo specifico intervento dei carabinieri del NAS ha permesso di impedire l'eventuale utilizzo delle uova nella preparazione di sottoprodotti destinati quali ingredienti in prodotti dolciari da forno.
Una attività di intelligence operata a livello centrale ha elaborato gli elementi info-operativi in possesso sullo specifico fenomeno, integrando uno studio sulle principali aree di settore dislocate sul territorio nazionale e sui flussi distributivi. In particolare, si è evidenziato un accentuato incremento della domanda di ovoprodotti (preparazioni pastorizzate di uova conservate in imballaggi intermedi) destinate come ingredienti negli impasti di panettoni, pandori, ma anche merendine di produzione industriale. Gli ovoprodotti sono trasformati e confezionati da aziende che contemplano anche l'allevamento avicolo e la linea di sgusciatura uova.
Nel corso di questo programma di verifica i militari del NAS di Padova e del Reparto Analisi dei Carabinieri per la Tutela della Salute hanno ispezionato una ditta ubicata nel distretto veronese, specializzata nella fornitura di ovoprodotti destinati a note industrie dolciarie nazionali. L'intervento ha permesso di individuare un magazzino dove le uova venivano stoccate senza rispettare le corrette condizioni igienico-sanitarie, a temperature non idonee, con percolati di uova rotte, il tutto in presenza di insetti, roditori e relativi escrementi. Riscontrando il cattivo stato di conservazione del magazzino, il personale del NAS ha operato l'immediato sequestro penale dell'intera partita, pari a 10 milioni e 300 mila uova, per un valore commerciale del prodotto finito pari a 2 milioni di euro.
L'attività ispettiva è proseguita anche all'interno dell'area di sgusciatura e lavorazione dove sono state riscontrate diffuse situazioni di sporcizia, risalenti alla precedente lavorazione. È stata quindi richiesta all'Autorità sanitaria l'inibizione all'uso dell'intera linea di lavorazione dell'azienda stessa fino all'adeguamento ai regolari criteri igienici. Lo specifico intervento dei carabinieri del NAS ha permesso di impedire l'eventuale utilizzo delle uova nella preparazione di sottoprodotti destinati quali ingredienti in prodotti dolciari da forno.
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