sabato 30 gennaio 2010

Crisi: i banchieri ci riprovano ancora! Invece di istituire un'agenzia per gestire i fallimenti, costituiscano autorità per prevenire crisi.

I banchieri delle banche centrali collusi con le banche di affari, non cambiano mai ottica né le prospettive,dando per scontati i fallimenti bancari,come si evince dalla proposta di un'agenzia centrale per gestire i fallimenti delle banche.

Il presidente del Financial Stability Board e governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi, intervistato al World Economic Forum di Davos, invece di proporre un'agenzia che abbia il potere, i fondi, il budget e la competenza per gestire i fallimenti, proponga un’autorità sovranazionale per evitare le crisi sistemiche derivanti dalla spinta dei facili guadagni e dal ricorso smisurato ai derivati.

Continuando a delegare agli stessi che hanno provocato i disastri finanziari,ossia banchieri centrali e grandi big del credito le regole per prevenire crisi sistemiche,i medesimi oligarchi che si riuniscono in segreto a Davos per mettere i bastoni tra le ruote alla dottrina Obama di maggiori regole e di una netta separazione tra banche che vogliono speculare con gli hedge fund e banche tradizionali che raccolgono il risparmio per finanziare la produzione e l’economia reale, non si rende un buon servizio all’armonizzazione delle regole globali.

Il sistema finanziario mondiale qualora non si doti con urgenza di regole condivise e di sanzioni adeguate a prevenire i rischi sistemici di banchieri che hanno giocato con i destini del mondo, spinti dall’avidità di facili guadagni; se non si pone un tetto ai bonus ed alle stock option che continuano ad essere elargiti come e più di prima a spese della comunità internazionale e dei contribuenti costretti a pagare gli eccessi dei bankster, si creano le condizioni per una futura, imminente catastrofe finanziaria globale.

Adusbef e Federconsumatori,che denunciano in perfetta solitudine i pericoli provenienti da un eccessivo ricorso alle scommesse sui derivati ed alla creazione del denaro virtuale,analogo e certamente più pericoloso di quello stampato dai falsari, rivolgono un ultimo accorato appello affinché i Governi riprendano il bandolo della matassa dopo aver delegato ad oligarchi privi di responsabilità, funzioni e regole delicate sui destini del mondo,troppo importanti per essere affidati ai banchieri.

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