lunedì 11 gennaio 2010

Ispezioni su Unicredit: Bankitalia spa ha il dovere di trasparenza.

A che si riferiscono le ispezioni di Bankitalia Spa in corso o già effettuate su Unicredit,uno dei maggiori soci di riferimento di Via Nazionale e del Governatore Draghi, mirato a valutare l'andamento qualitativo e quantitativo del rischio di credito nel segmento corporate ?

L’ispezione riguarda forse l’operatività in derivati avariati appioppati dalla banca ad enti locali ed imprese, come la Divania di Bari portata poi al fallimento, con criteri opachi e fraudolenti,come emersi proprio di recente dal sequestro ordinato dalla Procura della Repubblica in merito a swap allegri affibbiati al Comune di Acqui Terme ?

Oppure l’accertamento ispettivo di Bankitalia Spa, il cui capitale sociale è direttamente controllato in maggioranza proprio da Unicredit e Banca Intesa,con una quota del 52,4%, può riguardare l’attività di revisione interna; la gestione del comparto mutui alla clientela, dove viene spesso richiesta al contraente una salata polizza assicurativa aggiuntiva, senza la quale il mutuo non viene erogato, o l’attività di antiriciclaggio ?

Oppure gli accertamenti su Unicredit possono riguardare i crediti allegri ad amici e sodali, con scarse o insufficienti garanzie come quelli erogate al gruppo Zunino di Risanamento ed altri immobiliaristi come Statuto, tenuti artificialmente in piedi dal sistema bancario, con prestiti bullet per complessivi 11 miliardi di euro, che vanno in scadenza nei prossimi mesi, con evidenti rischi di copertura ?

Le ispezioni di Bankitalia Spa, effettuate per prassi ed in gran segreto sui suoi soci di riferimento in un rapporto incestuoso da recidere in fretta, rese note dal prospetto informativo pubblicato ieri sull’aumento di capitale in atto del Gruppo Unicredit, d’ora in avanti devono uscire dall’omertà ed essere portate all’attenzione della pubblica opinione e del mercato uscendo da quel colpevole velo di opacità funzionale ai signori banchieri, per dare la possibilità a consumatori e risparmiatori di valutare gestioni che non sembrano brillare per trasparenza, efficienza,rispetto di leggi ed ordinamenti,troppo spesso violati dagli istituti di credito con il concorso del controllore.

Fonte: Adusbef

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