lunedì 11 gennaio 2010

Redditi: anche l'Istat conferma i nostri dati sul crollo del potere di acquisto nel 2009.

Ora si agisca di conseguenza, per rilanciare la domanda di mercato.

Giunge oggi dall’Istat l’ennesimo dato a conferma di quanto le nostre associazioni sostengono de tempo: nel 2009 vi è stato un drastico crollo del potere di acquisto delle famiglie.

A dire la verità, riteniamo sottostimato il dato che vede tale diminuzione pari all’1,6%, i nostri osservatori, infatti, hanno calcolato una caduta del potere di acquisto attorno all’1,8-1,9%, pari a 565 Euro annui a famiglia.

Un drammatico crollo dovuto agli effetti della pesante crisi economica che ha investito il Paese, determinando un aumento vertiginoso di cassa integrazione e licenziamenti e che, purtroppo, continuerà a dispiegare i suoi effetti nel corso del nuovo anno.

Ad aggravare ulteriormente la situazione già drammatica descritta da tali dati, si prospettano, nel 2010, nuovi aumenti consistenti (dall’assicurazione per l’automobile ai trasporti, dai carburanti, alle bollette di gas, acqua e rifiuti), che comporteranno una maggiore spesa per le famiglie di 660 Euro annui.

“Alla luce di tale scenario è evidente l’urgenza di intervenire a sostegno del potere di acquisto delle famiglie – sostengono Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef – attraverso una manovra ormai indispensabile che rivendichiamo da tempo: cioè la detassazione del reddito fisso, da lavoro e da pensione, per almeno 1200 Euro annui.

Francamente, non ci sembra che le prime proposte presentate nel nuovo anno vadano in questa direzione.

Ricordiamo al Governo, inoltre, di avviare, come promesso, il blocco delle tariffe nel 2010.

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