sabato 16 gennaio 2010

WFP: Sudan 2010 aiuti alimentari decisivi


Il 2010 sarà un anno difficile per il Sudan meridionale: la siccità e l'insicurezza diffusa aumenteranno il livello della fame mentre la regione sarà alla prese con sviluppi politici che decideranno del suo futuro.

Mentre il paese celebra il quinto anniversario del trattato di pace (Comprehensive Peace Agreement - CPA) che ha messo fine al conflitto durato due decenni tra il governo centrale di Khartoum e il Movimento per la Liberazione del popolo sudanese (Sudan People's Liberation Movement -SPLM), basato al sud, la popolazione della regione meridionale è alle prese con un pesante deficit alimentare.

La crisi è in parte alimentata dalla siccità che ha fatto aumentare i prezzi del grano e diminuire quelli del bestiame. Nel gennaio 2009, con un toro si potevano acquistare 1,200 chilogrammi di sorgo, mentre da novembre dello stesso anno, il suo valore è sceso a soli 400 chilogrammi.

Inoltre un'insicurezza generalizzata ha costretto le famiglie ad abbandonare le zone dove vivevano. I combattimenti fra le diverse tribù hanno ucciso oltre 2.500 persone e causato oltre 350.000 sfollati solo nel 2009.

Nello stato dell'Equatore Occidentale, i continui attacchi del Lord Resistance Army (LRA) peggiorano la situazione. Molti degli sfollati sono agricoltori che non possono dunque preparare le loro terre per il raccolto.

Gli esperti concordano nel sostenere che il più grande paese africano, e le regioni meridionali soprattutto, siano di fronte a un bivio. L'incognita maggiore è il futuro delle regioni meridionali di cui Juba è la capitale de facto.

Il trattato di pace del 2005, firmato dal governo e dall' SPLM, ha istituito un governo semi-autonomo nel sud del paese. Un referendum, previsto per febbraio 2011, deciderà se la regione debba essere pienamente autonoma. In vista di questo appuntamento, molti rifugiati sono tornati nel Sudan meridionale, pronti a ricostruire quella che resta una delle meno sviluppate aree del mondo.

Nel frattempo, l'intera nazione si prepara alle elezioni del prossimo aprile e i sei anni a disposizione delle due parti firmatarie del trattato di pace, per risolvere gli ultimi contenziosi, stanno per scadere.

Con questo complicato scenario politico, nel 2010 il WFP prevede di sfamare 11 milioni di persone in Sudan, dei quali 4,5 milioni solo nel Sudan meridionale. Di questi, un milione e mezzo hanno bisogno d'assistenza alimentare per sei mesi, mentre i restanti 3 milioni avranno bisogno d'assistenza nei periodi in cui peggiorano le condizioni alimentari.

Cercare di sfamare centinaia di migliaia di sfollati e rimpatriati rappresenta una sfida continua.

Nel giugno dello scorso anno un attacco a un battello d'acqua dolce che trasportava il cibo del WFP, nel Sudan meridionale, causò una seria battuta d'arresto nelle distribuzioni di cibo agli sfollati della regione. Ci fu bisogno di distribuzioni aeree per far arrivare il cibo necessario.

Nel 2010, con notizia di un peggioramento delle tensioni tribali, si potrebbero verificare nuove interruzioni di vitali distribuzioni di cibo.

Tuttavia, con un adeguato sostegno economico e con assicurazioni sulle condizioni di sicurezza, il WFP continuerà a fornire assistenza alimentare nel Sudan meridionale anche nel 2010, rafforzando gli sforzi per aiutare la regione ad uscire dall'attuale emergenza e crearsi uno stabile futuro.

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