sabato 30 gennaio 2010

N.A.S. sequestrano migliaia di uova rinvenute tra rifiuti ed escrementi e tonnellate di formaggi irregolari.


Continua senza sosta l'attività dei Carabinieri dei N.A.S. a tutela della sicurezza dei consumatori.

Dopo il recente sequestro di 44 tonnellate di funghi di provenienza cinese, rinvenuti dal Nucleo di Bari in pessimo stato di conservazione, negli ultimi giorni i N.A.S. dislocati sul territorio nazionale hanno concluso ulteriori importanti operazioni di servizio; in particolare:

Il Nucleo di Alessandria, in esito di un'ispezione presso un allevamento di galline ovaiole della provincia di Cuneo, ha sottoposto a sequestro circa 40.000 uova detenute all'interno di un deposito abusivo, privo di qualsivoglia requisito minimo; la struttura presentava infatti pessime condizioni strutturali ed igienico-sanitarie, con muffe, ragnatele, escrementi e carcasse di roditore diffusi.

Buona parte delle uova avevano inoltre il guscio infranto e mancavano dei codici identificativi aziendali, irregolarità quest'ultima che si ricollega al rinvenimento di quasi 6.000 confezioni per uova, vuote e recanti indicazioni riferibili ad altro centro di confezionamento. Il titolare è stato denunciato per frode in commercio e detenzione di alimenti in cattivo stato di conservazione.

Analoga l'attività effettuata dal N.A.S. di Napoli, che ha individuato un centro di imballaggio di uova il cui proprietario apponeva sulle confezioni una durata minima superiore a quello prevista dalla normativa vigente. Sequestrate quasi 5000 uova e denunciato il titolare per frode in commercio.

Il N.A.S. di Udine, a seguito di un controllo effettuato nei confronti di un caseificio di quella provincia, ha posto sotto sequestro 1800 forme di ricotte e formaggi tipici della Carnia (Montasio ed Occhione), per un totale di 9 tonnellate circa, poste a stagionare in uno stabilimento abusivo (in quanto non riconosciuto a livello comunitario) e non dotate di idoneo sistema di rintracciabilità.

Il valore dei prodotti caseari sequestrati supera i 75.000 €. Lo stesso Nucleo, in un'azienda agricola delle medesima provincia, ha vincolato oltre 5 tonnellate di prodotti ortofrutticoli etichettati come "biologici", ma mancanti di documentazione idonea a comprovare tale loro caratteristica.

Attività di rilievo sono state effettuate anche dai N.A.S. di Aosta (sequestro di quasi 1 tonnellata di carne bovina scaduta da diversi mesi e di macchinari per lavorazioni non autorizzate, effettuato presso un deposito all'ingrosso di prodotti carnei), Cosenza (che ha posto i sigilli a 3 depositi ortofrutticoli non autorizzati ed in pessime condizioni strutturali) e Bari (con il sequestro di 3 tonnellate di prodotti ittici congelati in cattivo stato di conservazione effettuato presso un deposito all'ingrosso di quella provincia).


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