giovedì 21 gennaio 2010

Sequestrate quasi 5 tonnellate di pesce surgelato. Zaia: Un’altra battaglia vinta


La politica della tolleranza zero contro la contraffazione alimentare prosegue ed è fatta di verifiche e controlli quotidiani. Con queste parole, il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia ha commentato il sequestro fatto dalla Capitaneria di porto di Genova nei giorni scorsi di 4 tonnellate e 682 chilogrammi di pesce surgelato presso un grande punto vendita nella provincia di Bergamo.

“Ancora un importante sequestro fatto dalla Capitaneria di Porto – Guardia Costiera, ancora un segnale forte di quanto alta sia l’attenzione per la tutela dei consumatori. Abbiamo vinto un’altra battaglia contro l’illegalità e le frodi alimentari, in linea con il lavoro di controllo che giorno per giorno svolgiamo sul territorio. Questo sequestro è l’ulteriore dimostrazione, nel caso ce ne fosse bisogno, che le attività di controllo della Capitaneria di Porto - Guardia Costiera, e di tutti gli atri soggetti istituzionali adibiti a queste funzioni, non conoscono stagioni e non hanno nulla di episodico. La politica della tolleranza zero contro la contraffazione alimentare prosegue ed è fatta verifiche e controlli quotidiani.”

Con queste parole, il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia ha commentato il sequestro fatto dalla Capitaneria di porto di Genova nei giorni scorsi di 4 tonnellate e 682 chilogrammi di pesce surgelato presso un grande punto vendita nella provincia di Bergamo.

L’indagine, partita nei giorni scorsi da Genova nell’ambito di normali controlli lungo la filiera ittica commerciale, è stata avviata dopo aver scoperto in un negozio di generi alimentari del centro storico, 29 confezioni di pesce congelato “Corica Suborna” etichettato come acciuga.

Da qui, attraverso una serie di indagini, percorrendo la rintracciabilità del prodotto, gli investigatori sono arrivati in provincia di Bergamo presso una grossa piattaforma di smistamento di prodotti alimentari importati da Paesi del sud-est asiatico, dove hanno sequestrato 237 cartoni di prodotti ittici pronti per essere immessi sul mercato con false etichettature. Il pesce Rampicante del Pacifico era stato etichettato come pesce persico; il tonnetto indo pacifico come tonno intero; altre specie, non comprese neppure nell’elenco delle denominazioni ufficiali, erano state etichettate come pesce carpa e acciuga.

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