Presentato il rapporto Cnesc sul Servizio civile . «Senza fondi, il collasso» dice Primo Di Blasio.
«Il Governo ha scelto di finanziare la mini-naja e i cacciabombardieri, mentre paesi vicini come la Francia decidono di investire sul servizio civile. Chiediamo che anche le Istituzioni facciano la loro parte, che diano un segnale chiaro in questo senso, magari lavorando per un contingente minimo di 40mila volontari l'anno».
A dirlo Primo Di Blasio, Presidente della Cnesc, in occasione della presentazione del XII Rapporto sul Servizio civile. Presenti anche il Sottosegretario con delega, sen. Giovanardi, l'on. Marina Sereni (PD) e l'on. Erica Rivolta (Lega Nord), tutti firmatari di proposte di legge sul servizio civile nazionale.
Un'occasione per il punto della situazione e cercare un'intesa fra le diverse visioni sul servizio civile che, di fatto, ne stanno bloccando al riforma. Ma veniamo al Rapporto (una sintesi è scaricabile a fianco).
I dati analizzati fanno riferimento ai bandi ordinari 2005 (maggio), 2006 (maggio e settembre), 2007 (giugno e settembre), 2008 (giugno) e 2009 (giugno), quelli cioè che si sono svolti e interamente conclusi.
A livello nazionale il numero di progetti realizzati cala: nell’arco temporale 2005-2008 è pari a 3.101 (bando ordinario 2005), 3.701 (bandi ordinari 2006) 3.597 (bandi ordinari 2007) 2.447 (bando ordinario 2008). La quota di progetti Cnesc passa cioè rispettivamente, sul totale dei progetti finanziati dall’Ufficio per il servizio civile, dal 21,3% al 27,9% al 31,7% e si consolida al 32% nel 2008, per crollare nel 2009 al 24,7%.
Incidenza sui progetti approvati e finanziati dall’Unsc in calo: se nel 2005 veniva approvato e finanziato dall’Ufficio nazionale il 94,6% dei progetti presentati dagli enti Cnesc (667 progetti avviati su 705), nel 2006 sono stati il 67,6% (1.035 progetti), e poi il 55,5% e 43,7% nei bandi ordinari 2007 e 2008 (1.147 e 785 progetti). La quota più bassa è del 2009 (533 progetti finanziati, il 27,6% di quelli presentati). Numeri, naturalmente, che rispecchiano anche il calo complessivo dei progetti finanziati dall’Unsc. Del resto, una volta avviati, i progetti degli enti della Cnesc sono praticamente al sicuro: nel 2008 su 785 progetti solo 3 non sono stati portati a termine.
Se calano i progetti, resta alto il numero di domande presentate dai giovani aspiranti volontari, che a livello nazionale cresce nel corso del 2005-2006 per poi registrare una progressiva diminuzione dal 2007 al 2008: il calo è circoscritto al solo bando 2008 per gli enti della Conferenza. La quota di domande presentate agli enti Cnesc incide in misura crescente nel corso degli anni considerati sul totale delle domande presentate a livello nazionale: 17% in occasione del bando 2005, 20,6% e 24,9% rispettivamente per i bandi ordinari 2006 e 2007, 27,8% in occasione del bando ordinario 2008. Come per i progetti è solo in occasione del bando ordinario 2009 che si rileva una inversione di tendenza: l’incidenza delle domande presentate agli enti della Cnesc sul totale delle domande presentate a livello nazionale in tale anno è di 2,7 punti percentuali inferiore rispetto al precedente (al 25,1%).
La quota di volontari Cnesc che hanno effettivamente operato a seguito dei bandi considerati è passata dal 20,4% (circa 7.000 giovani su oltre 34.000) del 2005, al 24,6% del 2006 (10.723 giovani su oltre 48.200), al 30,4% del 2007 (circa 13.000 su oltre 42.700) sino a raggiungere quote pari al 32,8% in occasione del bando ordinario 2008 (10.010 giovani su oltre 29.900) e al 35,3% in quello del 2009 (oltre 9.000 su 25.711).
Tratto da: www.vita.it
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