A livello provinciale il record spetta a Roma, con 28.790 €. Negli ultimi 2 anni l’indebitamento medio delle famiglie italiane è aumentato del +28,7%. Preoccupa la situazione al Sud: qui troviamo livelli record di sofferenze bancarie.
L’indebitamento medio delle famiglie consumatrici italiane - generato dall’accensione di mutui per l’acquisto della casa, dai prestiti per l’acquisto di beni mobili, dal credito al consumo, dai finanziamenti per la ristrutturazione di beni immobili, etc. – ha raggiunto, al 30 settembre di quest’anno, i 19.491 €. Rispetto alla fine di settembre del 2008 (data di inizio della crisi finanziaria che ha colpito anche il nostro Paese), l’indebitamento medio nazionale è cresciuto del + 28,7%. A livello provinciale le “esposizioni” maggiori sono a carico delle famiglie della Provincia di Roma (28.790 €), seguite da quelle di Milano (28.243 €) e da quelle di Lodi (27.516 €). Al quarto posto troviamo Prato (26.294 €), di seguito Como (25.217 €), Varese (25.069 €) e, successivamente, tutte le altre.
Come interpretare questi dati ? “Innanzitutto – esordisce Giuseppe Bortolussi segretario della CGIA di Mestre che ha curato l’indagine – le province più indebitate sono anche quelle che registrano i livelli di reddito più elevati. E’ chiaro che tra queste famiglie vi sono molti nuclei appartenenti alle fasce sociali più deboli. Tuttavia, la forte esposizione bancaria di queste realtà, soprattutto a fronte di significativi investimenti avvenuti in questi ultimi anni nel settore immobiliare, ci deve preoccupare relativamente. Più allarmante, invece, è il risultato che emerge dalla lettura dei dati riferiti all’incidenza percentuale delle sofferenze sull’erogato. In questo caso notiamo che nelle prime posizioni troviamo tutte realtà territoriali del Mezzogiorno, a dimostrazione che la crisi ha colpito soprattutto le famiglie delle aree economicamente più arretrate del Paese”.
Ritornando all’analisi della CGIA, a vivere con minore ansia la preoccupazione di un debito da onorare agli istituti di credito sono le famiglie delle province delle 2 grandi isole: infatti, al quartultimo posto troviamo Medio Campidano, con un indebitamento medio pari a 8.845 €, al terzultimo Enna, con 8.833 €, al penultimo Carbonia-Iglesias, con 8.687 e, nell’ultimo gradino della classifica, troviamo la provincia di Ogliastra, con 7.035 €.
Il record della crescita del debito delle famiglie avvenuta tra il 30 settembre 2008 (periodo di inizio della crisi finanziaria) e il 30 settembre 2010, appartiene alla provincia di Grosseto, che in questi 2 anni è stata del +48,8%. Seguono Livorno, con un aumento del +47,5%, Asti, con +42,3 %, Foggia, con +41,7% ed Arezzo, con +41%.
Infine, dalla CGIA segnalano che, al 30 settembre 2010, la maggiore incidenza percentuale delle sofferenze spetta alla provincia di Crotone, con il 5,9%. Vale a dire che in questo territorio, a fronte di 100 euro erogati alle famiglie crotonesi, quasi 6 euro non sono stati restituiti agli istituti di credito. Al secondo posto di questa particolare graduatoria troviamo Caltanisetta (incidenza % delle sofferenze pari al 5,7) ed al terzo Enna e Benevento (entrambe con una % di insolvenza del 5,5). Il dato medio nazionale è pari al 3,5%.
Fonte: CGIA Mestre
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