venerdì 17 dicembre 2010

GIUSTIZIA VITTIMA DELLA CRISI ? LE REAZIONI DEGLI AVVOCATI

All’inizio del mese di dicembre, il Ministro della Giustizia Alfano aveva affermato che, superato lo scoglio del 14 dicembre, avrebbe presentato il pacchetto di riforma della Giustizia in Consiglio dei Ministri, ma secondo il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, sara' ''molto difficile'' portare a compimento una riforma complessiva della giustizia, con una maggioranza cosi' risicata. Per questo non ci sara' una riforma sui punti che non trovano il consenso dell'opposizione, mentre sarebbe possibile portare a termine le riforme riguardanti ad esempio la ''velocizzazione'' dei processi.

Ma gli avvocati penalisti non ci stanno. "Non si tratta d’essere irragionevoli. Non si tratta d’ignorare che la risicata maggioranza spuntata ieri alla Camera dal Governo rende accidentato il cammino di qualsiasi progetto di legge. Quello che non si comprende è per quale ragione ieri il Premier, peraltro in controtendenza rispetto al suo proverbiale ottimismo, ha ritenuto di trasmettere un messaggio crudo e realista unicamente sul tema della giustizia", commenta una nota dell'Unione Camere Penali Italiane, che annuncia una "azione forte".

"L’evoluzione del quadro politico e l’ultima esternazione del Presidente del Consiglio non ci dissuadono, semmai ci confermano la necessità d’una nostra azione forte - afferma l'UCPI - poiché vediamo far breccia gli argomenti tipicamente usati da chi, Anm in testa, è per la conservazione del presente: quelli di chi sposta l’attenzione sulla “velocizzazione” dei processi come se la separazione delle carriere e la riforma del Csm li rallentassero; quelli di chi scambia la ragionevole durata per celerità, non avendo a cuore l'individuazione dei punti di lentezza del processo ma la riduzione delle garanzie; quelli di chi non vuole leggi organiche ma preferisce continuare negli asfittici interventi settoriali; quelli della demagogia e delle pezze a colori".

E’ auspicabile – aveva dichiarato invece Giuseppe Sileci, Presidente dell’Associazione Italiana Giovani Avvocati – che la presentazione della riforma della Giustizia sia preceduta da un confronto con l’Avvocatura in considerazione delle importanti ricadute che avrà sul mondo forense e, conseguentemente, sui cittadini”.

Rimangono comunque urgenti l’approvazione della riforma della professione forense alla Camera e l’apertura di un tavolo per modificare la media-conciliazione, proposito annunciato dal Ministro Alfano durante il Congresso di Genova" proseguiva il leader dell’AIGA, spiegando che L’AIGA "ritiene che la riforma della professione forense, seppure perfettibile, sia indispensabile per garantire maggiore qualità alle prestazioni legali e che l’istituto della media-conciliazione debba essere urgentemente rivisitato prevedendone facoltatività, difesa tecnica delle parti e gestione ad opera di soggetti altamente competenti in materie giuridiche".
di Mauro W. Giannini

Fonte: http://www.osservatoriosullalegalita.org/

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