giovedì 16 dicembre 2010

STAND UNICEF DISTRUTTO NEGLI SCONTRI, APPELLO AL SINDACO DI ROMA

Non è stata una giornata facile quella di ieri per i cittadini di Roma, attraversata da scontri di una violenza che non si vedeva da molti anni nella capitale. E non è stata una bella giornata neppure per la solidarietà, che ha pagato il suo prezzo al vandalismo.

Lo stand UNICEF in piazza del Popolo è stato dapprima assaltato da un gruppo di "manifestanti" armati di spranghe bastoni e poi divelto e dato alle fiamme. Le piante ornamentali che lo abbellivano sono state spezzate, i volontari presenti aggrediti e alcuni prodotti sono stati rubati.

«Siamo sgomenti. Lo stand, un vero gioiello, è stato divelto e trascinato in via del Corso per essere dato alle fiamme» dichiara Claudio Urcioli, Presidente del Comitato provinciale UNICEF di Roma.

Nel rogo sono andate distrutte circa 300 Pigotte, le popolari bambole di pezza che da moltissimi anni l'UNICEF pone in "adozione" nel periodo natalizio per raccogliere fondi a sostegno di progetti salva-vita per l'infanzia nel mondo.

«Ogni Pigotta rappresenta un bambino in attesa di un aiuto, perché ciascuna di esse equivale a un kit salvavita per combattere la malnutrizione: ecco cosa hanno distrutto, oltre 300 speranze per una vita migliore» prosegue amareggito Urcioli.

Al rammarico per la violenza subita e per la distruzione di oggetti creati uno a uno da bambini delle scuole, volontari adulti e anziani, c'è anche un cospicuo danno economico: lo stand di piazza del Popolo è da anni il punto di riferimento per migliaia di cittadini romani che qui sanno di poter sempre trovare una Pigotta per un regalo di Natale all'insegna della solidarietà.

«Noi volontari UNICEF abbiamo il dovere di ricominciare a lavorare da subito e non ci lasceremo intimorire da questo tipo di atti vandalici» conclude Claudio Urcioli. «Chiediamo però alle istituzioni locali e in particolar modo al Sindaco di Roma Alemanno di aiutarci a porre rimedio immediatamente a questo scempio ricostruendo prima di Natale lo stand. Solo così potremo dimostrare che la solidarietà non cede il passo e vince sempre davanti a qualsiasi tipo di violenza
 
Fonte:UNICEF

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