Riciclavano il denaro proveniente dal traffico di cocaina e da altre attività illecite, acquistando terreni agricoli sui quali costruivano case abusive che rivendevano ad ignari acquirenti.
Questa mattina gli uomini del commissariato di Quartu Sant'Elena (Cagliari) hanno interrotto l'attività del gruppo criminale arrestando nove persone, tra i 24 e i 44 anni, al termine dell'operazione "Mattone". Tre sono finite in carcere e sei ai domiciliari, mentre per un 41enne è scattato l'obbligo di dimora.
Gli arrestati sono accusati di associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti, usura, riciclaggio, estorsione ed abuso edilizio.
L'organizzazione ruotava intorno al leader, un 34enne quartese, pluripregiudicato e da tempo sotto i riflettori degli investigatori del commissariato. La banda era specializzata nello spaccio al dettaglio di cocaina e cercava di "reinvestire" i profitti in attività collaterali come l'usura, commettendo anche reati contro il patrimonio e la persona.
La svolta delle indagini, iniziate nel 2007, c'è stata quando si è cominciato ad indagare su alcune denuncie relative ad abusi edilizi, da cui il nome dell'operazione.
Si è così scoperta l'attività, ben più redditizia, su cui l'organizzazione aveva puntato per riciclare e investire i soldi provenienti dallo spaccio: il capo della banda acquistava terreni agricoli per costruirci abusivamente delle belle case che poi venivano vendute.
Gli acquirenti pagavano o davano in permuta le loro abitazioni, ma alcuni di loro accendevano dei mutui. O meglio, tentavano di farlo, perché le verifiche fatte sugli immobili evidenziavano gli abusi edilizi, che venivano denunciati.
L'operazione si è conclusa questa mattina con la collaborazione della Squadra mobile e della Digos di Cagliari, del commissariato di Iglesias, del Reparto prevenzione crimine e di un elicottero del Reparto volo di Abbasanta.
Fonte: http://www.poliziadistato.it
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