Una legione di bambini di 7 anni, armati di spade laser affronta, da oggi, la più grande azienda produttrice d'auto d'Europa: Volkswagen. Negli ultimi anni il colosso tedesco ha usato tutta la sua influenza di secondo produttore d'auto al mondo per bloccare l'adozione di leggi fondamentali per la salvaguardia dell'ambiente e del clima: riduzione delle emissioni di CO2 del 30% in Europa e introduzione di motori più efficienti.
Per sottolineare le scarse performance ambientali della casa automobilistica, Greenpeace lancia un video che fa la parodia dello spot che è stato il maggior successo virale della Rete di sempre [1]. Lo spot della Volkswagen Passat, in cui si vede un piccolo Darth Vader esercitarsi all'uso della Forza, è divenuto una hit online assoluta, dopo essere stato trasmesso negli spazi pubblicitari del Superbowl americano di quest'anno: ha collezionato, nella sola versione disponibile su youtube, circa 40 milioni di visualizzazioni. Greenpeace ne ha prodotto un sequel, utilizzando un cast di giovanissimi fan di Star Wars e un team di creativi che include grandi nomi del mondo della pubblicità, filmaker vincitori di premi Oscar ed esperti di effetti speciali da Hollywood.
Lo spot di Greenpeace può essere visto su http://www.vwdarkside.com/
Il lancio del video - nel quale personaggi di Star Wars in tenerissima età sfidano un piccolo Darth Vader mentre una Morte Nera con il marchio Volkswagen minaccia di distruggere la Terra - avviene nel giorno in cui Greenpeace affigge enormi cartelloni pubblicitari in prestigiosi siti a Parigi e Londra e protesta fuori dagli uffici dei dirigenti della Volkswagen in Inghilterra e Belgio. Greenpeace vuole mettere in luce il fallimento di Volkswagen nel sostanziare con i fatti l'immagine di azienda amica delle famiglie e impegnata in termini di responsabilità ambientale. Un nuovo rapporto, diffuso oggi, spiega come Volkswagen:
"Impieghi il suo enorme peso politico per fare lobby contro alcune leggi decisive per la salvaguardia dell'ambiente; [2]
" Non abbia ridotto i consumi di carburanti dei suoi veicoli al ritmo tenuto dalle altre aziende concorrenti, benché presenti il suo marchio come un brand "verde" e sostenga di voler essere "l'azienda produttrice d'auto più eco-friendly del mondo";[3]
" Non abbia introdotto la sua tecnologia a basse emissioni di gas serra - la 'Blue Motion - come opzione standard nelle auto in produzione, cosa che aumenterebbe sensibilmente il livello d'efficienza dei suoi veicoli, contribuendo al risparmio dei suoi clienti.[4]
"La Volkswagen ha speso milioni e milioni nel suo nuovo spot, usando l'infanzia e l'iconografia di Star Wars per persuadere i consumatori di essere un'azienda responsabile. Non ce ne vorrà, allora, se adesso riprendiamo la sua tattica pubblicitaria per puntare i riflettori sulle sue misere performance ambientali - commenta Andrea Boraschi, responsabile della Campagna Energia e Clima di Greenpeace Italia. -Tuttavia, per stare alla metafora di Star Wars, percepiamo del Bene nell'azienda: i suoi consumatori sono sensibili alle questioni ambientali e Volkswagen è così grande che potrebbe cambiare, con le sue politiche industriali, il volto del settore dell'auto a livello globale. Per far questo dovrebbe dotare la sua produzione delle migliori tecnologie per l'efficienza di cui dispone; e dovrebbe smettere di remare contro le leggi in favore della salvaguardia del clima e per un'energia davvero pulita. Speriamo che la nostra campagna convinca Volkswagen ad abbandonare il Lato Oscuro della Forza, e a diventare l'azienda responsabile che i suoi clienti le chiedono di essere".
Il potere di Volkswagen si estende ben oltre la sua mission industriale. L'azienda è un membro di primaria importanza dell'ACEA (European Automobile Manufacturer's Association), un'associazione di rappresentanza del settore dell'auto europeo che si spende in azioni di lobbying per impedire l'aggiornamento, nell'UE, dei target di riduzione delle emissioni di gas serra per la salvaguardia del clima. In una lettera a Greenpeace del febbraio 2011 la Volkswagen lamenta che una normativa in tal senso preluderebbe a una "de-industrializzazione dell'Europa". Ma un obiettivo di riduzione delle emissioni di CO2 del 30% entro il 2020 è sostenuto dai governi del Regno Unito, della Svezia, di Danimarca e Grecia, nonché da quasi 100 tra le più grandi aziende operanti nel continente, tra cui Unilever, IKEA, e Google: tutte convinte che questo target climatico contribuirebbe a un'Europa più forte economicamente e più verde.
Note:
[1] Lo spot originale della Volkswagen Passat è visibile qui: http://www.youtube.com/watch?v=R55e-uHQna0
[2] Il nuovo rapporto di Greenpeace racconta anche come la Volkswagen sia stata una voce di peso nelle trattative a porte chiuse per impedire l'approvazione di importanti leggi ambientali: ad esempio, nel bloccare misure per l'efficienza dei nuovi veicoli in Europa, oppure giocando un ruolo negli Stati Uniti per bloccare normative analoghe.
[3] Al di là della sua retorica "verdeggiante", la Volkswagen si oppone in Europa a due politiche chiave sulla salvaguardia del clima (standard d'efficienza dei nuovi veicoli e aggiornamento degli obiettivi sul clima), indispensabili per stimolare l'innovazione e la produzione di tecnologia pulita nel settore dell'auto.
[4] Solo il 6% delle vendite mondiali del gruppo VW, nel 2010, hanno riguardato la componente più efficiente della produzione.
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