giovedì 30 giugno 2011

GRILLETTO FACILE NELLA ROMA DI ALEMANNO, SEI OMICIDI SOLO A GIUGNO

Nella Roma di Alemanno si spara. La campagna elettorale fatta dall'attuale sindaco cavalcando i temi della sicurezza appena tre anni fa, sembra ormai uno sbiadito ricordo. Se guardiamo al mese appena trascorso, a Roma ci sono stati sei omicidi (uno ogni cinque giorni) e mentre scriviamo un ragazzo di 29 anni è in fin di vita, massacrato a calci e pugni fuori da un locale nel quartiere Monti.

Il giorno peggiore dell'ultimo mese è quello a cavallo tra il 14 e il 15 giugno scorso. In meno di dodici ore nella capitale vengono uccise tre persone. Nella zona di San Basilio, per motivi legati all'usura, un uomo viene ammazzato a colpi di crick durante una lite in strada. Nelle stesse ore, sempre nella Capitale, un'anziana donna viene uccisa dal nipote che tenta di scioglierne il corpo nell'acido e poche ore dopo Rafael Coen, esponente di spicco della comunità ebraica romana viene ferito a morte da una singola coltellata nell'androne del palazzo dove abitava. L'autopsia dirà che questo secondo omicidio sarebbe opera di un killer professionista. 

Il 20 giugno, il cadavere di un pastore italiano - ucciso a bastonate - viene trovato con le mani legate vicino a una roulotte, all'altezza del deposito giudiziario Pizzuti, all'interno di un fondo agricolo in via Appia Nuova, in zona Quarto Miglio. Alla base dell'omicidio, un debito di pochi euro contratto con un cittadino straniero.  

Grilletto facile anche il 30 maggio scorso quando, in perfetto stile mafioso, due persone hanno fatto irruzione in un fast food 'Burger King', nel quartiere Tuscolano, invia di Porta Furba, e hanno esploso alcuni colpi di arma da fuoco su un presunto membro affiliato al clan dei Casamonica. Solo il giorno prima, nel quartiere di Primavalle, un romano con precedenti era stato gambizzato mentre la sera stessa, a Cecchina, alle porte della Capitale, un commando aveva fatto irruzione in un appartamento uccidendo due uomini e ferendone gravemente altri due. Una delle due vittime aveva tentato la fuga ma era stata inseguita e freddata nel cortile dello stabile. Secondo gli inquirenti, nel gruppo  di fuoco avrebbe fatto parte anche una vigilessa, figlia di un alto ufficiale dei Carabinieri originario del Cilento, con un fratello ufficiale della Guardia di Finanza e un'altra sorella questore. Secondo gli inquirenti, il padre della donna, insieme con due imprenditori - i fratelli Esposito - si sarebbe visto negare dall'ex sindaco di Pollica, Angelo Vassallo (ucciso a colpi di pistola), il permesso per la realizzazione di uno stabilimento balneare ad Acciaroli. La circostanza assume rilievo alla luce di ciò che dichiarò il fratello di Angelo Vassallo, Claudio, all'indomani del delitto: "Mio fratello - affermò - prima di essere ucciso mi disse che dei personaggi delle forze dell'ordine erano in combutta con personaggi poco raccomandabili".  

Il 10 aprile scorso, invece, a cadere sotto i colpi di uno o più sicari è un imprenditore con precedenti per reati finanziari, Roberto Ceccarelli, freddato in prossimità del Teatro delle Vittorie, in via Col Di Lana, nel quartiere Prati. Gli inquirenti sospettano che possa essersi trattato di un regolamento di conti con la Banda della Magliana. Sempre ad aprile, un uomo di trent’anni, con precedenti per spaccio di droga, è stato ucciso con un colpo di pistola alla testa mentre rientrava nella sua abitazione di Ostia Lido. Solo poche ore prima, al Tuscolano, due persone a bordo di uno scooter e con il volto coperto dai caschi, avevano esploso tre colpi di pistola di piccolo calibro contro un cittadino romano che viaggiava bordo di una Smart, in via Marco Fulvio Nobiliore. Anche in questo caso la vittima, aveva precedenti per spaccio di droga. Mentre il 14 aprile, sulla Flaminia (altezza civico 872), viene gambizzato coordinatore nazionale di CasaPound Italia nonché consigliere circoscrizionale del XX municipio.   

Alemanno, però, nel 2008 vinse la campagna elettorale predicando la sicurezza in città, sull'onda dell'indignazione nata dopo lo stupro e l'accoltellamento di una studentessa del Lesotho, nei pressi della stazione della Storta (in autunno era stata uccisa Giovanna Reggiani). Di quanto Roma non sia una città "per donne" ne parleremo in un prossima puntata. Secondo il sindaco, però, Roma è ancora una città sicura. A noi invece non basta lo spazio per raccontarne il volto più nero. 

(* Ha collaborato Virgilio Bartolucci)



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