Associazioni, giornalisti Rai ed esponenti politici hanno animato il sit in, organizzato da Articolo 21, che si e' tenuto questa mattina a Viale Mazzini per avviare 'una campagna per liberare l'Italia dal conflitto di interessi e la Rai dal controllo politico'. Diversi gli striscioni esposti a favore, oltre che di Michele Santoro, anche dei giornalisti e conduttori del servizio pubblico in scadenza di contratto. Hanno aderito il Popolo Viola, Federconsumatori, Fnsi, oltre ad esponenti di Pd, Idv, Sel e Federazione della sinistra. Per la Rai erano presenti i consiglieri di opposizione Nino Rizzo Nervo e Giorgio Van Straten, il direttore di Rai3 Paolo Ruffini, i giornalisti Tiziana Ferrario e Maria Luisa Busi, e il segretario dell'Usigrai Carlo Verna. Tra i parlamentari, oltre al portavoce di Articolo 21, Giuseppe Giulietti, presenti Vincenzo Vita del Pd e Pancho Pardi dell'Idv.
Giulietti ha ricordato la proposta di legge presentata insieme all'esponente del Pd Roberto Zaccaria, per 'consentire all'utente, al momento di pagare il canone, di indicare un nome come componente del Consiglio degli utenti e una preferenza, in positivo e un'altra in negativo, sui programmi'. Il portavoce di Art.21 ha inoltre proposto che 'il movimento vada avanti, costituendo un comitato composto da parlamentari e rappresentanti di comitati e movimenti per portare avanti da subito il dibattito sulla riforma della Rai'. Tra le iniziative anche quella di molti dipendenti Rai che hanno scritto ai vertici per dire 'no a ingerenze esterne e allo svilimento culturale e si' ad Annozero a un euro'.
'Come dimostrato dal referendum sull'acqua, i beni pubblici sono considerati un valore essenziale - ha spiegato Vita - e la Rai ha un grande valore pubblico nell'epoca della rete. Il ministro Romani si occupi di digitale e non di nomine Rai, anche perche' la Corte Costituzionale ha gia' spiegato che il governo non deve entrare nella gestione della Rai. Ed, in tema di canone, spieghi anche come mai i grandi evasori sono gli enti pubblici'. Il senatore ha quindi chiesto che Romani vada in Aula, annunciando una interrogazione sulle parola pronunciate ieri dal ministro a Tunisi. L'Usigrai ha inoltre annunciato un incontro per martedi' prossimo al Teatro Piccolo Eliseo sempre sul tema della crisi del servizio pubblico. 'Dopo l'acqua, l'energia pulita e la legge uguale per tutti e' venuto il momento di riappropriarsi della Rai, strangolata dai conflitti di interessi e dai partiti', ha dichiarato Verna.
Fonte: http://www.articolo21.org
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