Nuovo rapporto di Medici Senza Frontiere.
Medici Senza Frontiere pubblica un rapporto in cui evidenzia come le inumane condizioni di vita e di igiene nei centri di detenzione di Evros stiano provocando problemi alla salute dei migranti. Secondo i dati medici di cui dispone MSF, più del 60% dei loro problemi di salute sono direttamente causati o collegati alle terribili condizioni in cui vivono.A 1.147 dei 1.809 pazienti visitati dai medici di MSF tra dicembre 2010 e marzo 2011, sono state diagnosticate infezioni alle vie respiratorie, dolori in varie parti del corpo, diarrea, disturbi gastrointestinali e psicologici, problemi dermatologici.
“La maggior parte dei migranti che abbiamo curato non erano malati quando sono entrati nei centri di detenzione. Si sono ammalati dopo essere stati rinchiusi in celle sovraffollate, senza un’adeguata ventilazione, con problemi legati alle condizioni igienico-sanitarie e all’acqua, senza un’alimentazione adeguata e senza la possibilità di uscire all’aria aperta”, dichiara Ioanna Pertsinidou, coordinatrice dei progetti per gli immigrati di MSF in Grecia.
Durante i primi due mesi del 2011, almeno 22 persone hanno perso la vita nel tentativo di attraversare il confine fra Turchia e Grecia nella regione di Evros.
L’esperienza di MSF all’interno dei centri di detenzione per migranti e richiedenti asilo a Evros mostra come non vi sia alcuna prova che i migranti che entrano in Grecia rappresentino un rischio per la salute pubblica del paese, come ha invece dichiarato pubblicamente il Ministro greco della Sanità. Al contrario, sono proprio le inumane condizioni di vita e di igiene delle strutture di accoglienza, dove alcuni dei migranti sono rinchiusi anche sei mesi, che stanno causando un significativo peggioramento della loro salute fisica e mentale. Queste condizioni di detenzione aumentano fortemente il rischio di diffusione di malattie, come è stato evidenziato anche in un rapporto pubblicato a maggio dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) e dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità).
MSF chiede urgentemente alle autorità greche di garantire condizioni di vita dignitose all’interno delle strutture per i migranti, con alloggi adatti, un'alimentazione adeguata, materiali per l’igiene personale e indumenti. È inoltre prioritario che ai migranti venga fornita adeguata assistenza medica e mentale; che si inizi al più presto un monitoraggio medico sistematico per i nuovi arrivati; che si supporti un sistema di presa in carico dei pazienti, che necessitano di cure specialistiche, da parte di altre strutture ed è inoltre indispensabile un monitoraggio delle malattie croniche. I Ministeri della Sanità e della Protezione Civile devono assicurare una coordinazione fra tutti gli attori coinvolti - a livello locale, europeo e internazionale - e devono sfruttare al meglio e con una migliore tempistica i fondi e le risorse esistenti.
All’inizio di marzo 2011, MSF ha fatto un passaggio di consegne e le attività mediche sono in mano ora al personale impiegato dal Ministero della Sanità, ma continua comunque a distribuire generi di prima necessità ai migranti presenti nei centri. Nonostante la disponibilità di fondi europei, le condizioni all’interno di queste strutture non sono migliorate.
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MSF garantisce assistenza medica e supporto psico-sociale ai migranti e ai richiedenti asilo in Grecia dal 1986. Dall’inizio di dicembre 2010, le équipe di MSF forniscono assistenza sanitaria e lavorano per migliorare le condizioni igieniche e di vita nelle stazioni di polizia di frontiera a Tychero, Soufli e Feres e nel centro di detenzione di Filakio.
I medici di MSF hanno visitato 1.809 pazienti, 18 dei quali sotto i cinque anni di età. Gli psicologi hanno fornito assistenza mentale a 75 migranti. Le équipe di MSF hanno inoltre distribuito 8.480 sacchi a pelo, più di 15.500 paia di calzini, 4.500 paia di guanti, 4.500 cappelli e 10.000 kit igienici.
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