Erano specializzati nel furto e nella "rigenerazione" di vetture, motocarri e autocarri che venivano poi rivenduti nel mercato dell'usato.
Stanotte la Squadra mobile di Palermo ha arrestato 8 persone perché responsabili di associazione per delinquere, furto, riciclaggio e ricettazione di automezzi.
L'organizzazione criminale era ben strutturata, ognuno aveva un ruolo preciso: le auto, i furgoni, i camion venivano rubati e portati dai meccanici che provvedevano a "ripulirli" cambiando gli elementi identificativi del veicolo e sostituendoli con quelli di un altro veicolo identico (normalmente in pessime condizioni) regolarmente acquistato; quindi il mezzo passava dai carrozzieri per essere riverniciato e per l'apposizione della nuova targa.
A questo punto l'autoveicolo era pronto per essere immesso nel mercato dell'usato. Per completare l'opera, la carcassa del mezzo da rottamare - orami priva di telaio e targa - veniva accartocciata e smaltita in un centro di raccolta metalli.
I criminali potevano anche contare sulla complicità di un titolare di una concessionaria di autovetture usate il quale provvedeva alle targhe e ai documenti necessari.
La base operativa della banda era un capannone ben isolato nel capoluogo siculo e controllato attentamente dall'intera famiglia di uno degli arrestati. In questo luogo impervio e difficilmente raggiungibile, venivano portati i mezzi da "sistemare".
L'indagine è partita alla fine del 2008, quando gli agenti hanno notato, tramite una telecamera di sorveglianza, un furto di un'autovettura. Da allora, attraverso appostamenti e telecamere, i poliziotti sono riusciti a ricostruire la dinamica messa in atto dall'organizzazione.
Fonte: http://www.poliziadistato.it
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