Allarme usura in tutta Italia. “Nel 2012 sta dilagando l'usura in tutta Italia, ed in particolare nel Mezzogiorno, a seguito della grave situazione di difficolta' economica in cui versano le famiglie e le piccole imprese. Il sovra indebitamento delle famiglie in Italia, a dicembre 2011, è cresciuto del 217,4%, rispetto allo stesso mese del 2010 e l’usura è aumentata del 148,2%”.
Lo rilevano i dati diffusi oggi a Sanremo (IM) a conclusione del convegno “Usura, fisco ed esattorie”, che saranno pubblicati prossimamente su Contribuenti.it Magazine dell’Associazione Contribuenti Italiani.
“In Italia nel 2012 sono a rischio d’usura 2.960.000 famiglie e 2.420.000 piccoli imprenditori - afferma Vittorio Carlomagno presidente di Contribuenti.it Associazione Contribuenti Italiani – Il debito medio delle famiglie italiane ha raggiunto la cifra di 42.500 euro, mentre quello dei piccoli imprenditori ha raggiunto il tetto dei 62.800 euro”.
“Al primo posto delle regioni maggiormente esposte all’usura – afferma Vittorio Carlomagno presidente dell’Associazione Contribuenti Italiani – troviamo la Campania, Liguria, Valle d’Aosta, Toscana, Sicilia, Lombardia, Piemonte, Abruzzo, Puglia, Emilia Romagna, Calabria, Veneto, Lazio, Liguria, Friuli V-Giulia, Umbria, Trentino-A.Adige, Sardegna, Basilicata, Marche e Molise.
''La crisi economica, l’aumento delle tasse sul consumo, l’aggressione al patrimonio familiare da parte delle esattorie, il proliferare del pagamento delle tasse a rate, la impossibilità di accesso al credito bancario, la crescita dei giochi d’azzardo legalizzati ed il boom delle carte di credito revolving, con tassi del 28,62%, – continua Carlomagno – stanno trascinando migliaia di famiglie e piccole imprese nelle mani di spregiudicati usurai”.
''I dati – conclude Carlomagno - confermano che il fenomeno sta aumentando e l’apice potrebbe essere raggiunto il prossimo 16 marzo in coincidenza con il pagamento dell’IVA annuale. In passato, ogni qual volta l'economia ha segnato brusche frenate, l'usura ha subito delle forti crescite. Ora c'e' un ulteriore problema: oltre la poca propensione alla elargizione del credito associata a commissioni insopportabili applicate dalle banche e dalle esattorie, si sta registrando una aggressione al patrimonio familiare da parte del fisco, sia direttamente mediante la riscossione coattiva, che indirettamente attraverso l’uso spregiudicato dei giochi d’azzardo legalizzati, costringendo numerose famiglie monoreddito a richiedere prestiti a spregiudicati usurai”.
Contribuenti.it chiede urgentemente al governo di sospendere la riscossione delle imposte nei confronti di tutti coloro che sono assistiti dalle benemerite Fondazioni Antiusura, di bloccare il gioco di azzardo legalizzato in tutti i centri storici delle città e, soprattutto, di riformare urgentemente il fisco, accorpando la funzione di accertamento e riscossione direttamente in testa al Ministero dell’Economia e delle Finanze, che metta al centro dell’azione la trasparenza, equità ed imparzialità, abbandonando per sempre la logica del profitto”.
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